Peste suina: revocate le restrizioni in Piemonte
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Redazione  
21 Settembre 2025
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L’annuncio

Peste suina: revocate le restrizioni in Piemonte

“Ora rilanciare gli allevamenti e rafforzare il contenimento dei cinghiali”

ALESSANDRIA – Via libera della Commissione Europea all’allentamento delle restrizioni sanitarie per la Peste Suina Africana (Psa) nelle province di Novara, Vercelli, Alessandria e in alcune zone della Lombardia. Una decisione accolta con favore sia da Confagricoltura Piemonte che da Coldiretti Alessandria, che parlano di “passo decisivo” per il rilancio del comparto suinicolo locale.

Un plauso al lavoro di squadra svolto dal commissario Giovanni Filippini e al sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato”, ha dichiarato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, “che lavorando insieme alla Regione Piemonte hanno portato a un importante risultato e dato respiro ai nostri allevamenti, che ora potranno riorganizzare produzione e operatività commerciale”.

Anche Coldiretti Alessandria sottolinea l’importanza del provvedimento europeo: “Una notizia attesa e importante per ridare prospettiva agli allevatori, che hanno dovuto affrontare forti limitazioni e al contempo hanno sostenuto ingenti investimenti per rafforzare la biosicurezza”, ha affermato il presidente Mauro Bianco.

Peste suina: restrizioni revocate dopo oltre un anno

La revoca riguarda le cosiddette zone di Restrizione 3, attivate a seguito dei focolai di Psa rilevati oltre un anno fa. L’area colpita rappresentava un tessuto produttivo strategico per la filiera suinicola, oggi pronto a ripartire dopo aver subito perdite consistenti.

Un riconoscimento all’impegno e alla correttezza degli allevatori, che hanno lavorato con responsabilità, implementato misure di sicurezza e continuato a operare nonostante le difficoltà”, ha evidenziato Rudy Milani, presidente della Federazione nazionale suinicoltura di Confagricoltura.

Entrambe le organizzazioni agricole convergono su un punto: la lotta ai cinghiali deve proseguire con decisione.

In Piemonte, la Psa e i danni causati dai cinghiali sono costati solo nel 2024 oltre 4,5 milioni di euro in ristori”, ha ricordato Milani. “Non possiamo permetterci che queste cifre si ripetano anche nel 2025”.

Anche Coldiretti insiste sulla necessità di azione: “Resta urgente e prioritario eradicare completamente la Psa e ridurre la presenza dei cinghiali, per evitare nuove criticità sanitarie, danni alle coltivazioni e gravi ripercussioni economiche”, ha affermato il direttore Roberto Bianco, sottolineando anche l’importanza di una Pac rafforzata e semplificata per sostenere chi lavora e produce sul territorio.

Confagricoltura chiede ora che venga intensificato il lavoro delle squadre di contenimento e di monitoraggio del virus: “È il momento di consolidare questo successo, intervenendo in modo più strutturato e coordinato per la gestione della fauna selvatica”, conclude Allasia.

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