Studenti in sciopero: «Di Gaza si deve parlare nelle scuole»
Società
Matteo Marchi  
23 Settembre 2025
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12:30 Logo Newsguard
Il presidio

Studenti in sciopero: «Di Gaza si deve parlare nelle scuole»

«Chi decide di reprimere le lotte a fianco della popolazione palestinese si schiera dalla parte sbagliata della storia»

ALESSANDRIA – Lo sciopero nazionale indetto per il 22 settembre ha uno scopo ben preciso: bloccare l’Italia e costringere governi e istituzioni a prendere posizione netta rispetto al conflitto palestinese.

Sono stati coinvolti mezzi pubblici, lavoratori e studenti di tutte le città, uniti in un solo grido protagonista di questi mesi: “Free Palestine!”

 

Studenti in sciopero: il presidio di ieri mattina

Ed è in occasione dello sciopero che Alessandria, con i suoi studenti, non si è tirata indietro. Ieri mattina infatti, di fronte al Liceo Umberto Eco era possibile vedere decine e decine di studenti che si sono rifiutati di entrare in aula. Il tutto, come forma di protesta e di solidarietà per la “Global Sumud Flottilla” e per il popolo palestinese.

Nel comunicato stampa del coordinamento studentesco, che ha organizzato e guidato lo sciopero, si può leggere: «È stato detto in piazza venerdì 19 settembre (durante la fiaccolata per Gaza che si è tenuta nelle vie del centro), e si dice in tutta Italia da tempo: il mondo dell’istruzione italiana è complice del genocidio».

Ed il punto più dolente è proprio che di Gaza, nelle scuole, si parla ancora pochissimo. Gli studenti, con questo sciopero, vorrebbero che cessi finalmente il silenzio. E che la scuola, simbolo dell’istruzione, cominci a fare informazione sensibilizzando al problema e senza chiudere gli occhi.

Le prime ore dello sciopero hanno visto più di 100 studenti a protestare di fronte alla scuola con striscioni, cartelloni e megafoni per un presidio permanente. Intanto il coordinamento non si ferma, con assemblee e incontri per organizzare i prossimi passi. Ma anche per non spegnere la voce di dissenso in città che accompagna le proteste nazionali.

 

La Global Sumud Flotilla

Un’altro elemento fondamentale dello sciopero generale, oltre che la volontà di chiudere i rapporti economici e militari con Israele, è il significato simbolico che sta prendendo forma in tutta Italia. Si tratta di uno sciopero generale che interessa diversi settori in tutta la nazione, tra cortei studenteschi e sciopero dei mezzi.

Mentre la Global Sumud Flotilla sta navigando per raggiungere le coste della striscia di Gaza, l’Italia si unisce in un grande sciopero per mostrare solidarietà e augurare buon vento, seppur restando a terra.

Il presidio di ieri mattina davanti al Liceo Umberto Eco non fa che inserirsi nell’immagine più vasta appena descritta, con studenti che non intendono tacere di fronte a una tale spedizione umanitaria. «In tutta Italia ci si scontra con la repressione, ma chi reprime le lotte a fianco della popolazione palestinese si posiziona dalla parte sbagliata della storia. Questa pagina la scriviamo noi».

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