Alessandria, due presìdi per Gaza: la città scende in piazza il 19 settembre
ALESSANDRIA – Venerdì 19 settembre la città sarà teatro di una doppia iniziativa di solidarietà con Gaza. Due presìdi distinti,…
ALESSANDRIA – Lo sciopero nazionale indetto per il 22 settembre ha uno scopo ben preciso: bloccare l’Italia e costringere governi e istituzioni a prendere posizione netta rispetto al conflitto palestinese.
Sono stati coinvolti mezzi pubblici, lavoratori e studenti di tutte le città, uniti in un solo grido protagonista di questi mesi: “Free Palestine!”
Ed è in occasione dello sciopero che Alessandria, con i suoi studenti, non si è tirata indietro. Ieri mattina infatti, di fronte al Liceo Umberto Eco era possibile vedere decine e decine di studenti che si sono rifiutati di entrare in aula. Il tutto, come forma di protesta e di solidarietà per la “Global Sumud Flottilla” e per il popolo palestinese.
Nel comunicato stampa del coordinamento studentesco, che ha organizzato e guidato lo sciopero, si può leggere: «È stato detto in piazza venerdì 19 settembre (durante la fiaccolata per Gaza che si è tenuta nelle vie del centro), e si dice in tutta Italia da tempo: il mondo dell’istruzione italiana è complice del genocidio».
Ed il punto più dolente è proprio che di Gaza, nelle scuole, si parla ancora pochissimo. Gli studenti, con questo sciopero, vorrebbero che cessi finalmente il silenzio. E che la scuola, simbolo dell’istruzione, cominci a fare informazione sensibilizzando al problema e senza chiudere gli occhi.
Le prime ore dello sciopero hanno visto più di 100 studenti a protestare di fronte alla scuola con striscioni, cartelloni e megafoni per un presidio permanente. Intanto il coordinamento non si ferma, con assemblee e incontri per organizzare i prossimi passi. Ma anche per non spegnere la voce di dissenso in città che accompagna le proteste nazionali.
Un’altro elemento fondamentale dello sciopero generale, oltre che la volontà di chiudere i rapporti economici e militari con Israele, è il significato simbolico che sta prendendo forma in tutta Italia. Si tratta di uno sciopero generale che interessa diversi settori in tutta la nazione, tra cortei studenteschi e sciopero dei mezzi.
Mentre la Global Sumud Flotilla sta navigando per raggiungere le coste della striscia di Gaza, l’Italia si unisce in un grande sciopero per mostrare solidarietà e augurare buon vento, seppur restando a terra.
Il presidio di ieri mattina davanti al Liceo Umberto Eco non fa che inserirsi nell’immagine più vasta appena descritta, con studenti che non intendono tacere di fronte a una tale spedizione umanitaria. «In tutta Italia ci si scontra con la repressione, ma chi reprime le lotte a fianco della popolazione palestinese si posiziona dalla parte sbagliata della storia. Questa pagina la scriviamo noi».
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