Ravetti (Pd): «Sul decreto disabilità famiglie non si illudano»

Critiche alla Giunta Cirio: "A pochi giorni dall'avvio della sperimentazione mancano ancora le linee guida regionali"

TORINO – «È sempre una questione di tempi». Così il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti (Partito Democratico) ha esordito nella sua interrogazione alla Giunta Cirio sullo stato di attuazione del decreto legislativo n. 62/2024, noto come decreto disabilità.

Il provvedimento, atteso in fase sperimentale in 20 province italiane tra cui Alessandria, dovrebbe entrare in vigore il 30 settembre 2025, ma — a soli sette giorni dall’avvio — mancano ancora le linee guida regionali.

Dalla risposta dell’assessore Maurizio Marrone, Ravetti ha appreso che il Governo nazionale non ha ancora varato il decreto attuativo necessario a regolamentare le procedure di sperimentazione e ad assegnare le risorse economiche. A livello regionale, la Giunta si è impegnata a pubblicare delle linee guida, ma non ha ancora fornito una tempistica chiara.

«Come può l’Asl Al lavorare al meglio in queste condizioni?», si è chiesto Ravetti. L’esponente dem ha sottolineato che l’assenza di indicazioni precise mina la possibilità di applicare efficacemente il progetto di vita personalizzato previsto dal decreto.

Decreto disabilità: “Nessuna rivoluzione, ma le famiglie meritano chiarezza”

Durante il dibattito, l’assessore Marrone ha ridimensionato la portata della riforma, affermando che non si tratta di un provvedimento rivoluzionario, in quanto non introduce nuovi diritti né nuove risorse, ma si limita a «introdurre strumenti per mettere maggiormente al centro la persona con disabilità».

Parole che Ravetti ha definito preoccupanti, soprattutto per le aspettative delle famiglie, che rischiano di essere deluse da una riforma che potrebbe rimanere solo sulla carta. «Il Governo è in ritardo, e la Regione Piemonte non è ancora pronta. Le famiglie non devono illudersi», ha concluso.

SEGUI ANCHE: