Crisi Amag Mobilità, i sindacati: “Pronti a tutto per tutelare i lavoratori”
Filt Cgil, UilTrasporti e Cisl: “Amarezza e rabbia. I dipendenti non possono pagare le conseguenze di scelte politiche. Siamo pronti ad agire anche per vie legali”
ALESSANDRIA – Dopo settimane di polemiche, i sindacati entrano con decisione nella vertenza Amag Mobilità. Chiedendo risposte concrete e tutele certe per i lavoratori coinvolti. Filt Cgil, UilTrasporti e Cisl contestano l’assenza di garanzie reali, denunciano clausole sociali scritte in modo insufficiente e si dicono pronti a ricorrere alle vie legali pur di difendere i dipendenti.
Durissima la posizione di Giancarlo Topino (Filt Cgil), che respinge le accuse del sindaco Abonante. «Dire che ci siamo fatti prendere in braccio dalla Regione per scagliarci contro il Comune significa non sapere di cosa si parla. Non è competenza del Comune gestire i tavoli sui licenziamenti collettivi: si fanno in Regione. All’ultimo tavolo il sindaco non c’era e chi era presente al suo posto non aveva mandato per altre soluzioni. Da lì abbiamo tratto le conseguenze».
Topino aggiunge: «Gli esuberi non possono esserci perché non c’è contrazione di lavoro né di fondi. Eppure da un mese aspettiamo documenti ufficiali sulle tutele. A oggi gli unici garantiti sono gli 8 o 9 riassorbiti da Amag Mobilità. Per gli altri niente. Ci hanno sempre parlato di clausole sociali, ma io ho davanti il contratto di assunzione di Bus Company: autisti con tempo determinato, 30 ore e un mese di prova. Non è tutela, è penalizzazione».
UilTrasporti: “Clausole scritte male, scelta politica penalizzante”
Anche Alessandro Porta (UilTrasporti) non usa mezzi termini. «Noi non abbiamo mai contestato le gare, ma chiesto al Comune di discutere prima le clausole sociali. In tutta Italia si fa così. Nel contratto c’è un richiamo alle clausole, ma non sono scritte e non tutelano nessuno. Quando abbiamo contestato le scelte penalizzanti, la risposta è stata: scelta politica. Vuol dire che politicamente si è scelto di penalizzare i lavoratori».
Sul nodo della sosta, Porta attacca. «Perché non si è data continuità fino alla nuova aggiudicazione? Con il ricorso al Tar l’iter si è fermato e a pagare sono i lavoratori. Sfido il Comune a pubblicare gli incassi di luglio, agosto e settembre su parcheggi e multe, confrontandoli con l’anno scorso».
Cisl: “Impossibile certificare un percorso nato male”
Per Giacomo Monastra (Fit Cisl) «è impossibile certificare qualcosa che è nato sbagliato. Quando si fanno bandi occorre trovare un accordo sui numeri e scrivere clausole sociali forti. Questo non è stato fatto».
Accorata la voce di Cristina Vignolo (Cisl). «Sappiamo che la battaglia è lunga e dura, ma diciamo ai lavoratori che non sono soli. Ci sono 36 famiglie che rischiano: noi faremo tutto ciò che dobbiamo per difenderle».
I sindacati ribadiscono di non sostenere l’azienda. «Abbiamo sempre contestato i numeri degli esuberi, costringendo Amag a riassorbire parte dei lavoratori – sottolinea Topino –. La dimostrazione è nel bando scuolabus: autisti costretti a licenziarsi e riassunti con contratti peggiori. Ora chiediamo volontà politica vera. Se davvero non ci sono esuberi, che ce lo dimostrino con i fatti».