Lega al Sindaco: «Amag Mobilità? Gestione fallimentare»
«Onori la fascia che indossa e pensi ai lavoratori»
ALESSANDRIA – Prosegue l’ondata di critiche contro l’amministrazione comunale sulla gestione della crisi in Amag Mobilità. Dopo l’intervento di Buzzi Langhi, è il gruppo consiliare della Lega a intervenire duramente, parlando di «pessima gestione da parte di Palazzo Rosso» e chiedendo al sindaco Giorgio Abonante di «onorare la fascia che indossa e pensare ai lavoratori».
Lega: «Da mesi denunciamo i rischi»
Secondo i consiglieri leghisti, la giunta avrebbe ignorato ripetuti segnali d’allarme: «Da mesi segnaliamo i rischi di una gestione sbagliata della vicenda Amag Mobilità. Ora i nodi sono arrivati al pettine: diversi lavoratori rischiano un licenziamento evitabile, se solo si fosse scelto il confronto istituzionale, anziché disertare i tavoli o abbandonarli».
Un’accusa diretta che si inserisce nel crescente clima di tensione politica intorno alla partecipata, il cui piano di riorganizzazione – legato alla gestione di servizi come sosta, trasporto alunni e trasporto disabili – ha generato preoccupazioni occupazionali e forti critiche da parte dei sindacati.
La Lega critica anche l’ultimo attacco del Comune verso la Regione Piemonte, definito «assurdo e immotivato»: «Ai toni ragionevoli dei sindacati – si legge nella nota – l’amministrazione ha contrapposto uno scontro istituzionale senza fondamento, forse solo per evitare di ammettere la propria incapacità nella gestione del problema».
Una strategia, secondo il gruppo consiliare, che danneggia non solo il clima politico ma soprattutto i lavoratori coinvolti: «Non è questo che si chiede ai rappresentanti di un’istituzione».
Il gruppo della Lega conclude con un richiamo alla responsabilità istituzionale, chiedendo al sindaco di agire: «Non è più il momento delle polemiche. Anche se fuori tempo massimo, il sindaco onori la fascia che indossa e si impegni in un confronto vero con le controparti istituzionali, aziendali e sindacali per salvare il salvabile. Va trovata una soluzione che tuteli tutti i lavoratori, evitando ripercussioni gravi come licenziamenti o riduzioni di orario e salario».