Amag Mobilità: “I licenziamenti passano da 36 a 21. Ecco i dati ufficiali”
L’azienda precisa: “Non partecipiamo a polemiche ma vogliamo chiarezza sui numeri. Offerti sei mesi di ammortizzatori sociali, ma senza accordo non è stato possibile attivarli”
ALESSANDRIA – Sulla vicenda dei licenziamenti in Amag Mobilità, la Direzione ha diffuso una nota ufficiale per chiarire i dati, dopo settimane di dichiarazioni e comunicati a mezzo stampa. «Stante la rilevanza della vicenda – si legge – abbiamo scelto di astenerci da polemiche. Oggi riteniamo opportuno fornire la corretta rappresentazione dei numeri, documentati e incontestabili».
Secondo quanto dichiarato dall’azienda, la procedura di licenziamento è stata avviata il 1° luglio 2025 per 36 persone. «Si è conclusa in Regione Piemonte lo scorso giovedì, 25 settembre, per 21 persone», precisa la nota.
Dei 15 lavoratori usciti dalla procedura, l’azienda elenca: 1 pensionato, 5 dimissionari (di cui 4 assunti in Bus Company) e 9 ricollocati direttamente in Amag Mobilità, che ha creato nuove posizioni per assorbire situazioni difficilmente ricollocabili.
Ammortizzatori sociali non attivati
Un passaggio riguarda anche le trattative con i sindacati. «Poiché in assenza di accordo dal 26 settembre l’azienda ha la facoltà di licenziare i 21 dipendenti, Amag Mobilità ha proposto di ricorrere agli ammortizzatori sociali per sei mesi. Spostando quindi al 25 marzo 2026 l’eventuale atto di licenziamento, con la speranza di trovare nel frattempo soluzioni occupazionali. In conseguenza del mancato accordo tra le parti, non è stato possibile attivarli».
La Direzione conclude ribadendo di aver voluto fornire “dati ufficiali, chiari e verificabili”, senza entrare nelle polemiche politiche e sindacali che hanno acceso il dibattito nelle ultime settimane.