Acqui-Genova, luglio da incubo: arrivano i rimborsi
Secondo mese irregolare nel 2025
OVADA – In molti avevano avuto la sensazione che la vita dei pendolari sull’Acqui – Genova nel mese di luglio fosse stata più difficile. Ed in effetti a testimoniarlo ora c’è anche la rilevazione ufficiale effettuata dalla Regione Liguria. L’indice di affidabilità introdotto qualche anno fa per monitorare la qualità del servizio si è attestato a quota 2.5. Il limite massimo stabilito è di 2.4. Questo significa che i pendolari potranno usufruire di un bonus che si tradurrà in uno sconto sul prossimo abbonamento nel mese di ottobre. Per chi viaggia regolarmente è una magra consolazione. Il tempo perso sui mezzi che attraversano il basso Piemonte e la Liguria determina una qualità di vita ben inferiore rispetto a chi non si deve spostare con i mezzi del trasporto pubblico locale.
Questo aspetto riguarda sia i lavoratori che accumulano ogni mese ore di ritardo e permessi e studenti in difficoltà a rispettare gli orari di lezioni universitarie, giornate delle superiori ed esami. Il mese di luglio è il secondo del 2025 con un dato oltre il limite che prevede le sanzioni per l’erogatore del servizio. Nel mese di gennaio la rilevazione si era attestata a 3. Anche il mese di aprile era stato tribolato ma il dato si era fermato a 2.2.
Situazione precaria
Anche il mese di settembre è stato caratterizzato da ritardi e intoppi per chi viaggia sull’Acqui – Genova. In particolare i problemi sono stati determinati nei giorni in cui è stato fatto il rodaggio dopo i lavori del periodo della chiusura nel mese di agosto. Su alcuni tratti la velocità dei treni è stata particolarmente lenta. Rilevazioni a patto stupisce la notevole sperequazione tra il dato rilevato sull’Acqui – Genova e quello di direttive comparabili: la linea Genova – Busalla – Arquata si è fermata a quota 0.8. La linea che raggiunge il levante ligure ha fatto segnare 1.5. Di poco inferiore il dato per la linea che viaggia verso Savona e Imperia.
Ogni problema sull’Acqui – Genova ha una conseguenza peggiore a causa dell’abbondanza di tratti a binario unico. L’aspetto è stato fatto presente in molte occasioni dai pendolari.