Locci (FdI) e i conti del Comune di Alessandria: “Conti in rosso e numeri dopati, trasparenza bocciata”
Il capogruppo di Fratelli d’Italia critica la giunta di centrosinistra: «Perdita di 16,7 milioni, patrimonio in calo di 38 e partecipate sostenute solo da artifici fiscali»
ALESSANDRIA – Emanuele Locci, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, contestato duramente il Bilancio consolidato 2024 del Comune di Alessandria. Evidenziando come i numeri segnino «una situazione di grande difficoltà».
Secondo l’esponente meloniano, infatti, il Comune “chiude con una perdita di 16,68 milioni di euro (a fronte dell’utile di 21,4 milioni del 2023). In un solo anno il patrimonio netto scende da 288,9 a 250,9 milioni (–38 milioni), la cassa cala di 7,2 milioni e i debiti restano a quota 301,3 milioni“.
Il consigliere punta poi il dito contro le partecipate, in particolare il Gruppo Amag, che nel 2024 ha presentato un utile di 798 mila euro. «Un risultato che regge solo grazie a un beneficio fiscale di gruppo di 1,862 milioni – afferma –. Senza questa voce, chiuderebbe in perdita di oltre un milione. È aritmetica, non opinione». Locci denuncia inoltre un «danno fiscale» legato a circa 2 milioni di euro di imposte pagate in passato su utili inesistenti e non più recuperabili.
Le criticità sugli asset e gli accordi
Tra i casi citati, quello dell’Impianto Aulara, con una svalutazione di oltre 1 milione di euro e accantonamenti a fondo rischi per altrettanto. «Un fallimento tecnico-gestionale». Mentre, sul fronte dei rapporti infragruppo, Locci segnala anche l’accordo transattivo Amag-Alegas, chiuso a 4 milioni su un credito di 6. «Scelte che richiedevano un passaggio chiaro negli organi di controllo, ma nei documenti non c’è traccia».
Il capogruppo di FdI ricorda di aver presentato una mozione sulla trasparenza contabile, respinta dalla maggioranza. Le richieste comprendevano:
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un prospetto pubblico di riconciliazione per ogni società, con distinzione tra gestione caratteristica, poste straordinarie e benefici fiscali.
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Un audit indipendente sul perimetro AmagG, con eventuale trasmissione degli atti alla Corte dei Conti.
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Premi e incentivi parametrati a Kpi oggettivi e clausole di clawback in caso di errori.
L’opposizione di Fratelli d’Italia
«La maggioranza ha scelto di bocciare trasparenza e rigore – conclude Locci –. Dire che il Comune è in salute mentre il consolidato segna -16,68 milioni e Amag “sta bene” solo grazie a un effetto fiscale non è corretto. Noi continueremo a chiedere numeri veritieri e scelte coraggiose per rimettere in carreggiata il gruppo e tutelare i servizi essenziali».