Marco Sali nuovo segretario provinciale del Sunia Alessandria
Economia
30 Settembre 2025
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Sindacati

Marco Sali nuovo segretario provinciale del Sunia Alessandria

Succede a Roberto Masini. Tra le priorità la riattivazione dei tavoli contrattuali e il rilancio delle politiche abitative sul territorio

ALESSANDRIA – Si è riunita al Laboratorio civico “Carla Nespolo” l’Assemblea generale provinciale del Sunia, il sindacato inquilini della Cgil. L’incontro ha sancito l’elezione del nuovo segretario provinciale: Marco Sali, che raccoglie il testimone da Roberto Masini. Il Sunia si occupa delle politiche abitative tutelando gli inquilini e offrendo servizi tecnici qualificati nella redazione dei contratti di locazione e nell’assistenza vertenziale, in collaborazione con professionisti e consulenti.

Marco Sali è una figura già conosciuta nell’organizzazione: nel corso della sua attività sindacale si è occupato di diverse categorie, dalla Fillea (edilizia) alla Filcams (commercio e turismo), dalla Filctem alla Slc (industria e telecomunicazioni). Ricoprendo anche ruoli di coordinamento territoriale ad Acqui Terme, Ovada e Novi Ligure.

Le sfide sul territorio

Il nuovo segretario eredita un compito delicato: consolidare i servizi offerti e rilanciare le politiche abitative in un territorio dove la domanda di alloggi a prezzi accessibili è in crescita. Questo, anche a causa dei nuovi insediamenti produttivi che attraggono lavoratori da tutta Italia. Alla scarsità di soluzioni dignitose si aggiungono il patrimonio privato sottratto al mercato e la stagnazione dell’edilizia residenziale pubblica.

Primo banco di prova sarà la riattivazione dei tavoli contrattuali per il rinnovo degli accordi territoriali sulle locazioni. Al momento solo quello di Alessandria è stato aggiornato, mentre negli altri centri zona il confronto è fermo.

«La questione abitativa è un tema fondamentale nella vita delle persone e nell’economia di un territorio. – le prime parole di Sali – Il sindacato in futuro dovrà occuparsi non solo di politiche contrattuali ma anche di qualità della vita. Altrimenti ogni conquista nei luoghi di lavoro rischia di essere indebolita appena usciti dal cancello della fabbrica o dell’ufficio. Auspico di poter collaborare con le diverse anime del territorio, dalle organizzazioni sindacali alle associazioni, e mi auguro che la politica tutta sappia ascoltare queste istanze».

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