Alessandria in piazza: “Fermiamo il genocidio”. Sit-in anche sotto la Prefettura
Associazioni e cittadini in piazzetta della Lega nel giorno dello sciopero nazionale
I manifestanti tornati in centro hanno chiuso la giornata con un sit-in sotto la Prefettura.
Sono oltre mille i partecipanti alla manifestazione. Il corteo però si è diviso: una parte – quella più corposa – si sta dirigendo verso il rione Cristo, un’altra si è fermata in piazza Garibaldi e tornerà poi indietro verso piazzetta della Lega. In video, le testimonianze – toccanti – di due partecipanti alla manifestazione. Che non vogliono più vedere tragedie come quelle di Gaza.
Il corteo ha attraversato senza alcun problema corso Roma ed è giunto in questi minuti in piazza Garibaldi.
Anna Poggio, che per la segreteria di Cgil Piemonte detiene le deleghe alle Politiche dell’immigrazione e di genere, questa mattina era alla manifestazione di Torino. Oggi, anche a quella di Alessandria. Ed evidenzia un particolare importante: “Il risveglio delle persone. E, soprattutto, delle nuove generazioni“.
Come ieri, e dopo le polemiche politiche della giornata, in corteo anche il capogruppo Pd in consiglio comunale, Rita Rossa. Che evidenzia come “Alessandria scenda in piazza sempre per una buona causa. Non è la prima volta”. In corteo, tra gli altri (ad esempio l’assessore comunale Michelangelo Serra, M5S), anche l’onorevole Federico Fornaro.
ALESSANDRIA – La mobilitazione pro Palestina entra in una nuova fase di forza e determinazione. Oggi l’Italia si è fermata per lo sciopero generale: “Per chiedere giustizia e per denunciare le politiche di Israele a Gaza”, scrivono i promotori. Ad Alessandria il ritrovo era alle 17 in piazzetta della Lega, per poi muoversi in corteo.
Gli organizzatori sottolineano con forza la responsabilità del governo italiano. «Il blocco delle imbarcazioni umanitarie da parte della Marina israeliana ne è un esempio gravissimo di cui anche il governo Meloni porta piena responsabilità. In questi giorni la premier non ha perso occasione per chiedere alle attiviste e agli attivisti di fermarsi. Ma non l’abbiamo mai sentita usare la stessa fermezza nei confronti di Netanyahu e del massacro che sta compiendo contro il popolo palestinese. Un atteggiamento vergognoso e inaccettabile, che dimostra ancora una volta la sua totale inadeguatezza».
Ad Alessandria le prime mobilitazioni hanno registrato una forte partecipazione. «Ringraziamo i movimenti, le associazioni e le realtà sociali che l’hanno costruita. Siamo orgogliosi di camminare al loro fianco, con tutte e tutti coloro che non restano a guardare di fronte al genocidio. Questa piazza è solo l’inizio. Continueremo a esserci».