Cascina Saetta, nuovi fondi per sistemare l'immobile sequestrato al boss
C'è anche Bosco Marengo tra i Comuni che riceveranno un contributo per riutilizzare immobili e terreni confiscati alla mafia: dalla…
BOSCO MARENGO – Non c’è dubbio: Libera è un esempio virtuoso, che può estendere la propria attività.
“Se in una striscia di terreno di 50 metri abbiamo realizzato tutto questo, immaginate cosa si potrebbe fare su 6 ettari di terreno a Cassano, in una casa e una villa a Tortona e Sale, due proprietà a Casal Cermelli, altre a Bozzole, Acqui, Mombello, Pontestura, Serravalle”.
Così si è espresso Andrea Vignoli, referente provinciale di Libera, passando in rassegna i luoghi sottratti alla mafia da convertire in opportunità.
“In provincia 93 particelle catastali in attesa di assegnazione, che accorpate formano 15 siti da far rinascere nella legalità – ha spiegato Carlo Piccini referente di Libera Alessandria per il beni confiscati – Occorre far sapere alla popolazione e soprattutto ai sindaci dei comuni interessati, che la regione quest’anno ha ha esteso al 90% il contributo per gli interventi di riqualificazione dei beni sequestrati”.
Cascina Saetta, nuovi fondi per sistemare l'immobile sequestrato al boss
C'è anche Bosco Marengo tra i Comuni che riceveranno un contributo per riutilizzare immobili e terreni confiscati alla mafia: dalla…
Il report è emerso durante l’incontro svoltosi a Cascina Saetta a Bosco Marengo, primo bene sottratto alla criminalità organizzata.
Qui, mercoledì, si è svolto l’incontro di presentazione delle attività, organizzato da Libera e Parcival Ets, che gestisce l’impianto ad acquaponica.
“E’ il nostro distintivo, capace di attrarre centinaia di giovani da varie regioni”, ha detto la presidente Valentina Avvento. In collaborazione con il Comune di Bosco e la Fondazione social, che hanno realizzato l’ostello in Santa Croce, Libera ha organizzato il campo più grande d’Italia.
“Cascina Saetta – ha aggiunto il sindaco di Bosco, Maria Erminia Zotta – è simbolo di riscatto e di educazione dei giovani al rispetto della legalità, un bene confiscato è un onere e un’opportunità da condividere”.