Alessandria accoglie Fulvio Oberto nella sua pedalata per Gaza
Società
Redazione  
8 Ottobre 2025
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18:06 Logo Newsguard
Il viaggio

Alessandria accoglie Fulvio Oberto nella sua pedalata per Gaza

L’attivista è in cammino da Valgioie a Roma per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina

Mille chilometri in bicicletta, senza sponsor né supporto, con un solo obiettivo: chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina.

È questa l’impresa solidale di Fulvio Oberto, partito il 7 ottobre da Valgioie, in provincia di Torino, e diretto verso la Capitale, per consegnare un messaggio alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Alessandria si unisce alla pedalata per Gaza

Nel corso della sua pedalata per Gaza, Oberto ha ricevuto un’accoglienza significativa ad Alessandria, dove una delegazione dell’amministrazione comunale ha voluto manifestare la propria vicinanza all’iniziativa. Davanti a Palazzo Rosso erano presenti l’Assessora al Bilancio Antonella Perrone, le consigliere comunali Rita Rossa, Giulia Giustetto, Maria Teresa Gotta, il consigliere Alessandro Buzzi e il segretario provinciale del Partito Democratico Giorgio Laguzzi.

«La mia vita è un viaggio che parte dall’arte, come artista lirico – racconta Oberto –. Il percorso si è interrotto a causa di un cancro alla tiroide, che mi ha impedito di cantare. È ripreso grazie alla scoperta del senso di libertà che danno le due ruote». Un’esperienza personale che oggi si intreccia con la tragedia collettiva di Gaza: «Quello che sta accadendo mi riempie di dolore. Questo è un pellegrinaggio per la pace e per la vita».

Il percorso tocca numerose città italiane: Collegno, Torino, Alessandria, Genova, Levanto, Viareggio Torre del Lago, Firenze, Perugia, Assisi, Spoleto, Narni e infine Roma. Il tragitto è visibile sull’app #komoot, che consente anche ad altri cittadini di unirsi alla pedalata per Gaza, in modo libero e simbolico.

Un sostegno politico convinto

«Siamo al fianco di chi, pacificamente, chiede la fine delle violenze e dell’annientamento di Gaza», ha dichiarato Rita Rossa, esprimendo il sostegno della delegazione al gesto di Oberto. «Condividiamo la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina e sosteniamo il diritto all’autodeterminazione e alla libertà del popolo palestinese».

L’impegno si inserisce nel più ampio movimento dello Spirito della Flotilla, come sottolineato ancora dalla delegazione alessandrina: «Anche la flotta di terra cresce grazie alla generosità, ai gesti e alle parole di chi sceglie di restare umano. In quelle pedalate, ci siamo anche noi».

Oberto ha scelto di affrontare l’intero viaggio in completa autonomia: nessun veicolo al seguito, nessun finanziamento, pernottamenti in tenda e un messaggio forte affidato alla sola forza delle proprie gambe. Una pedalata per Gaza che si fa simbolo di solidarietà, resistenza e speranza.

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