Crisi Ibl: i sindacati chiedono garanzie per i 125 lavoratori
Feneal-UIL, Filca-CISL e Fillea-CGIL sollecitano risposte sulla continuità occupazionale e sui pagamenti ai dipendenti IBL.
CONIOLO – Dopo gli incontri del 7 ottobre in Prefettura e dell’8 ottobre presso Confindustria, le organizzazioni sindacali Feneal-UIL Filca-CISL e Fillea-CGIL hanno ribadito le proprie richieste in merito alla situazione dei lavoratori IBL (125 complessivamente) di Coniolo, coinvolti nella procedura di concordato in bianco annunciata dall’azienda.
I rappresentanti sindacali Paolo Tolu, Felice Barelli e Paolo Conte pongono al centro della discussione cinque punti principali:
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la prosecuzione dell’attività lavorativa in IBL;
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la salvaguardia dei lavoratori che hanno sottoscritto la procedura di esito volontario incentivato (sono 40);
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la garanzia del pagamento tempestivo delle retribuzioni future (ieri risultava essere stata pagata la retribuzione di settembre), l’anticipo della Cassa Integrazione Straordinaria e la definizione delle modalità di rotazione;
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la verifica del pagamento del TFR dei dipendenti che hanno già cessato l’attività;
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la tutela dei lavoratori che avevano manifestato l’intenzione di aderire a un’uscita incentivata successiva al 30 settembre 2025.
In attesa di risposte sul futuro dei lavoratori IBL
Le risposte dell’azienda a questi quesiti sono state rinviate a verifiche tecniche da parte del consulente incaricato di seguire la procedura di concordato. La direzione di IBL ha dichiarato che il deposito formale della documentazione avverrà nei prossimi giorni.
Le parti sociali auspicano che nel nuovo incontro fissato per il 17 ottobre presso Confindustria vengano fornite risposte esaustive e impegni concreti sulla tutela dei lavoratori IBL.
Intanto, il presidio e lo sciopero rimangono sospesi, ma non si esclude possano riprendere in caso di risposte negative dal 17 ottobre.