Tartufo, perché piace così tanto
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Redazione  
9 Ottobre 2025
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La notizia della buonanotte

Tartufo, perché piace così tanto

Aperta la stagione. Quali sono le proprietà del prezioso frutto della terra

ALESSANDRIA -Profondo, misterioso e nobile: il tartufo è uno dei simboli più autentici del Piemonte e tra i prodotti gastronomici più preziosi al mondo. Cresce nascosto sotto terra, in simbiosi con le radici di querce, pioppi o noccioli, e da secoli affascina per il suo aroma inconfondibile e le sue proprietà uniche.

Il suo profumo intenso e penetrante è dovuto alla presenza di molecole aromatiche solforate, sostanze naturali che stimolano l’olfatto e agiscono sui sensi in modo quasi afrodisiaco. Proprio per questo, il tartufo è sempre stato considerato un cibo del desiderio, capace di risvegliare emozioni e di rendere speciale anche la più semplice delle pietanze.

Tartufo, perché piace così tanto

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Tartufo, le proprietà

Dal punto di vista nutrizionale, il tartufo è un alimento leggero e ricco di benefici. Contiene proteine, fibre, minerali come ferro, calcio, zinco e magnesio, oltre a una buona quantità di vitamine del gruppo B. È povero di grassi e di calorie, ma al tempo stesso concentrato di sostanze antiossidanti che aiutano a contrastare l’invecchiamento cellulare.

Il tartufo, bianco o nero che sia, stimola anche la produzione di serotonina e dopamina, ormoni legati al buonumore e al benessere psicologico. Un “effetto felicità” che lo rende non solo un lusso per il palato, ma anche un piccolo alleato naturale dell’equilibrio emotivo.

Dono della natura

Nelle cucine piemontesi, il Tartufo Bianco d’Alba è il protagonista indiscusso: non si cuoce, ma si serve crudo, affettato in lamelle sottilissime su tajarin, uova o carne cruda. Bastano pochi grammi per trasformare un piatto in un’esperienza sensoriale completa, dove profumo e gusto si fondono in un’armonia perfetta.

Più che un ingrediente, il tartufo è un dono della natura, frutto di un ecosistema delicato e di un sapere antico che unisce boschi, stagioni e tradizione. Un tesoro che il Piemonte custodisce con orgoglio e che, ogni autunno, rinnova il suo incantesimo.

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