Cas – T urgenze oncologiche, parte in Piemonte il nuovo percorso territoriale
Al via la sperimentazione in tre aziende per un’assistenza tempestiva ai pazienti oncologici
TORINO – Migliorare la gestione delle emergenze oncologiche sul territorio, garantendo una risposta rapida, appropriata e uniforme.
È questo l’obiettivo di Cas-T urgenze oncologiche, il nuovo percorso di cura lanciato da Azienda Zero Piemonte e dalla Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, rivolto ai pazienti affetti da tumori solidi in trattamento attivo.
Cas-T: un progetto per rafforzare il legame tra ospedale e territorio
La nuova iniziativa si fonda sulla creazione di un Centro Accoglienza e Servizi – Terapia (Cas-T), in grado di rispondere prontamente ai sintomi o alle tossicità che possono insorgere al di fuori dei percorsi oncologici programmati.
«Cas-T mette al centro la persona, rafforzando l’umanità delle cure», ha dichiarato Federico Riboldi, assessore regionale alla Sanità. «Garantiamo un supporto vicino ai bisogni dei pazienti, evitando frammentazioni nel percorso assistenziale».
Il modello sarà inizialmente testato presso tre realtà pilota: l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, l’Ospedale Mauriziano di Torino e l’Asl del Verbano Cusio Ossola. Gli operatori coinvolti sono stati formati con uno strumento di triage clinico dedicato, che consente di valutare rapidamente i sintomi e stabilire il grado di priorità per l’intervento.
A sottolinearne l’importanza è Federica Riccio, direttrice della Struttura di Medicina Territoriale e Reti di Patologia di Azienda Zero: «Vogliamo ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso e offrire un’assistenza tempestiva e mirata».
«Il compito di Azienda Zero è fare in modo che esperienze come Cas-T diventino un patrimonio condiviso in tutto il Piemonte», ha dichiarato il direttore generale Adriano Leli, evidenziando il valore anche in termini di formazione e riorganizzazione territoriale.
Il progetto è stato elaborato con il contributo del dott. Marco Numico, direttore dell’Oncologia dell’Azienda Ospedaliera di Cuneo, e ha ricevuto il sostegno convinto della Rete Oncologica regionale.
Per il suo coordinatore, il professor Massimo Aglietta, «Cas-T dimostra che è possibile coniugare organizzazione, qualità e sicurezza, valorizzando il coordinamento tra ospedale e territorio».