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ALESSANDRIA – Le quotazioni del frumento tenero della Camera di Commercio Alessandria-Asti indicheranno anche i costi di produzione elaborati su dati Ismea, per offrire maggiore trasparenza e garantire un compenso equo ai cerealicoltori.
La decisione arriva a seguito della richiesta formale di Coldiretti Alessandria, che ha chiesto un incontro urgente con il presidente camerale Gian Paolo Coscia per fare chiarezza sul listino e frenare le dinamiche speculative.
“È un risultato importante, frutto della nostra azione sindacale”, ha dichiarato Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria. “L’incontro tecnico-politico è servito a fare il punto sulla situazione prezzi del frumento tenero alessandrino. L’obiettivo è garantire un reddito dignitoso agli agricoltori e bloccare le speculazioni che stanno soffocando le imprese agricole”.
“Produrre sottocosto non è più sostenibile – ha aggiunto – e mette a rischio il futuro del Made in Italy agroalimentare. Servono strumenti concreti per assicurare un margine adeguato ai produttori e tutelare i consumatori che chiedono prodotti sani e locali”.
Anche il direttore di Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco, ha evidenziato l’urgenza dell’intervento: “Continua la nostra battaglia per progetti di filiera che garantiscano prezzi dei cereali superiori ai costi di produzione. Senza un’equa remunerazione, la tenuta economica delle aziende agricole è in pericolo”.
“I ricavi oggi non coprono più i costi reali. Questo è un dato che non possiamo ignorare. Per questo – ha concluso – l’integrazione dei costi Ismea nel listino è un passo avanti nella giusta direzione”.
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