Via libera ai droni nei campi: agricoltura digitale e sostenibile
Economia
17 Ottobre 2025
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L'innovazione

Via libera ai droni nei campi: agricoltura digitale e sostenibile

Approvato l’emendamento al ddl Semplificazioni: agricoltura 4.0, nuove professioni e meno impatto ambientale

ALESSANDRIA – Con l’approvazione dell’emendamento al disegno di legge Semplificazioni, proposto dal senatore Luca De Carlo, arriva il via libera definitivo all’utilizzo dei droni in agricoltura. Una svolta che apre nuovi scenari per l’agricoltura digitale e sostenibile.

A salutare con favore la novità è Coldiretti Alessandria, che sottolinea l’importanza di questo passaggio per la modernizzazione del settore primario.

Agricoltura di precisione e risparmio di risorse

“È una risposta concreta alle sfide del cambiamento climatico, un risultato che va nella direzione dell’innovazione e della sostenibilità”, ha dichiarato Mauro Bianco, presidente Coldiretti Alessandria. L’utilizzo dei droni nei campi permetterà infatti di razionalizzare l’uso delle risorse.

Ma anche di migliorare l’efficienza delle operazioni agricole e ridurre i consumi energetici, grazie a tecnologie di precision farming sempre più avanzate.

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Secondo l’analisi Coldiretti sui dati Smart Agrifood, gli investimenti in tecnologie 4.0 e 5.0 in agricoltura hanno raggiunto un valore di circa 2,3 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 1 milione di ettari coltivati con strumenti avanzati, pari al 9,5% della superficie agricola totale in Italia.

Oltre ai benefici ambientali ed economici, il provvedimento rappresenta un’opportunità anche in termini occupazionali. “Una rivoluzione importante soprattutto per le aree montane e collinari – ha spiegato il direttore Roberto Bianco – Nei prossimi anni serviranno almeno mila nuove figure professionali, tra cui il dronista sarà centrale per attività come la mappatura dei terreni o la concimazione aerea”.

Il testo approvato al Senato dovrà ora essere esaminato dalla Camera dei Deputati, dove si auspica una rapida approvazione definitiva per permettere l’avvio concreto di questa transizione digitale dell’agricoltura italiana.

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