Ovadese, in casa davvero non va. Prossime due gare cruciali
Dopo la sconfitta con il Chieri
OVADA – È negativo probabilmente oltre le colpe e le mancanze il bilancio dell’Ovadese dopo la settima giornata del campionato di Eccellenza 2025 – 26. La sconfitta patita al Geirino contro il Chieri ha fatto rapidamente dissolvere l’ottimismo e la fiducia generati dai tre punti conquistati sul campo del Pinerolo. Dentro i 90 minuti di ieri c’è il riassunto della stagione per come si è sviluppata finora. Ancora una volta l’Ovadese ha subito un gol a freddo che ha costretto la squadra di Carosio a rincorrere. Il valore dell’avversario è una discriminante da tenere in considerazione. E la formazione torinese ha messo in mostra un reparto offensivo degno di nota per la categoria. La squadra di casa ha scontato anche l’attuale conformazione figlia dei problemi nati in estate anche a causa di una campagna di rafforzamento poco azzeccata e dei problemi fisici che stanno interessando alcuni degli interpreti chiamati, almeno nelle previsioni, ad essere elementi trainanti.
La classifica è al tempo stesso una sintesi in numeri e un elemento che deve spingere ad una riflessione alla vigilia di due partite ad oggi cruciali: la trasferta sul campo della Monregalese e il successivo derby con l’Acqui. “Dobbiamo darci tutti una svegliata”, ha spiegato al termine della gara mister Luca Carosio.
Coperta corta
L’Ovadese in queste prime gare di campionato ha messo in mostra due versione ben distinte. C’è la formazione che predilige la solidità difensiva e il mantenimento delle coperture: questa opzioni porta la squadra a subire pochissimi gol sacrificando però inevitabilmente la fase offensiva. C’è poi l’opzione che prevede più qualità sul campo come nella giornata di ieri. Campazzo a centrocampo, due giocatori molto offensivi a sostegno dell’unica punta Romei. In questo caso arrivano più occasioni sotto porta. La fase di interdizione a centrocampo viene però affidata al solo Bosic e non sembra tutelare il reparto difensivo.
Le gare vivono anche episodi. La storia sarebbe potuta essere diverse se quel tiro di Ottonelli, due minuti dopo lo svantaggio, non si fosse stampato sulla traversa a portiere battuto. “Quando abbiamo avuto la possibilità di far male – non cerca alibi Carosio – non lo abbiamo fatto”. Il Chieri è ripartito mettendo in mostra il suo valore con una seconda rete di grande fattura.
L’Ovadese è riuscita a rimettere in bilico il risultato nelle fasi finali. In quel momento era in campo una formazione di emergenza con tre attaccanti (Forno e Casone oltre a Romei) che difficilmente può rappresentare una base per il futuro. Ma la quadra in qualche modo dovrà arrivare altrimenti è difficile immaginare un’Ovadese che riesca a sollevarsi dall’attuale posizione in fondo alla classifica.