Alessandria, il Teatro Comunale riapre per una sera: che magia con “L’Uomo con la macchina da presa”
Luca Ribuoli ieri sera al Comunale
Fotogallery, Società, Spettacoli
21 Ottobre 2025
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09:21 Logo Newsguard
L'emozione

Alessandria, il Teatro Comunale riapre per una sera: che magia con “L’Uomo con la macchina da presa”

Chiuso dal 2010 e oggi in fase di rifunzionalizzazione, la struttura ha accolto un evento eccezionale: la proiezione del capolavoro di Dziga Vertov, accompagnata dalle musiche dal vivo di Paolo Spaccamonti e Stefano Pilia e introdotta da Danilo Arona

ALESSANDRIA – Per una sera, il Teatro Comunale di Alessandria è tornato a vivere. Le sue porte, chiuse dal 2010, si sono aperte di nuovo ieri sera per accogliere un pubblico emozionato, curioso, consapevole di assistere a un momento speciale. L’occasione è stata la proiezione di “L’Uomo con la macchina da presa” di Dziga Vertov, un capolavoro del 1929 che racconta il ritmo della vita urbana attraverso lo sguardo meravigliato del cinema delle origini.

A rendere l’esperienza ancora più intensa è stato l’accompagnamento musicale dal vivo di Paolo Spaccamonti e Stefano Pilia. Due artisti capaci di fondere chitarre ed elettronica in un dialogo potente con le immagini. Le loro note hanno attraversato lo spazio teatrale, riportandolo simbolicamente in vita: un respiro collettivo di arte e memoria.

L’introduzione di Danilo Arona ha preparato il pubblico a un viaggio nel tempo, spiegando il valore visionario di Vertov e il legame tra la macchina da presa e l’anima dell’uomo moderno. In quel silenzio carico di suggestione, ogni parola sembrava riecheggiare come un presagio: il teatro, dopo anni di buio, sta tornando al suo pubblico.

L’iniziativa, promossa dal Comune di Alessandria e da Ottobre Alessandrino, è arrivata in un momento simbolico. I lavori di rifunzionalizzazione del Teatro Comunale sono in corso, e presto sarà consegnato il primo lotto del cantiere. Questa serata è stata dunque non solo un evento culturale, ma un segno di rinascita, un assaggio del futuro che verrà. Per chi c’era, sarà difficile dimenticare la magia di quel grande schermo che ha illuminato, dopo quattordici anni, uno dei luoghi più amati della città.

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