“Ecosistema Urbano 2025” boccia Alessandria
Uno scorcio dei giardini pubblici di Alessandria
Società
21 Ottobre 2025
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Il report

“Ecosistema Urbano 2025” boccia Alessandria

Il 95° posto nella classifica nazionale del Sole 24 Ore fotografa una città che fatica sul fronte ambientale. Solo i capoluoghi del Centro-Sud fanno peggio

ALESSANDRIA – Con appena il 40,03% di punteggio complessivo, Alessandria si posiziona al 95° posto su 106 capoluoghi italiani nella nuova edizione di Ecosistema Urbano 2025 elaborata da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Legambiente. Un risultato sconfortante, anche se guardandoci indietro – nel 2021 e nel 2022 – eravamo al quart’ultimo e terz’ultimo posto. Oggi, però, dietro di noi restano solo città del Centro e del Sud, dove la distanza infrastrutturale e le difficoltà storiche pesano più che altrove.

Tanti i segnali negativi, a cominciare dalla dispersione della rete idrica, che con un valore del 20,6% vale addirittura il 17° posto nazionale. Segno di una rete quanto mai in difficoltà. Bene, al contrario, il livello di ozono (43°) e di biossido di azoto (55°), che indicano una qualità dell’aria non drammatica rispetto ad altri centri industriali della Pianura Padana.

Tuttavia, questi risultati non bastano a bilanciare le molte criticità. La città paga un consumo di suolo in crescita (95°) e un uso inefficiente del territorio (89°), con un modello di sviluppo urbano ancora lontano dagli standard di sostenibilità richiesti.

Mobilità e rifiuti, i talloni d’Achille

Il trasporto pubblico resta uno dei punti più deboli. Con solo 11,1 passeggeri per abitante all’anno e un’offerta modesta (17,2), Alessandria si ferma all’89° e 78° posto rispettivamente. Un dato che riflette la scarsa attrattiva del servizio e la forte dipendenza dall’auto privata, confermata da un tasso di motorizzazione del 66,5% (42°).

Sul fronte dei rifiuti, la situazione è altrettanto preoccupante: 644,9 kg prodotti per abitante e solo il 49,8% di raccolta differenziata collocano la città nelle retrovie (94° e 92° posto). Anche la diffusione del solare pubblico, ferma a 0,2, è una delle peggiori d’Italia (99° posto).

Verde e spazi pubblici: patrimonio da valorizzare

Alessandria si difende però nel verde urbano (29° posto per verde totale, 57° per alberi). Ma il dato sulle isole pedonali (92°) racconta una città che non ha ancora scelto una mobilità dolce e integrata. Le Ztl (62° posto) restano circoscritte e poco incisive nella riduzione del traffico. Anche se la posizione in classifica migliora se si guarda alle piste ciclabili (38°).

La sfida per il futuro

Il quadro complessivo restituisce l’immagine di una realtà che non riesce a tradurre le buone intenzioni in risultati concreti. Alessandria ha perciò urgente bisogno di una strategia ambientale integrata. Capace di guardare alla città come a un organismo da rendere più efficiente, connesso e vivibile. Le esperienze virtuose di altri capoluoghi del Nord dimostrano che il cambiamento è possibile. Servono però scelte politiche coraggiose e una pianificazione urbana che metta davvero al centro la sostenibilità.

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