Lombalgia cronica aspecifica: il Clinical Pilates migliora la qualità di vita
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Redazione  
25 Ottobre 2025
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Lombalgia cronica aspecifica: il Clinical Pilates migliora la qualità di vita

Uno studio dell’Aou di Alessandria mostra i benefici dell’esercizio terapeutico combinato con la cura del perineo

ALESSANDRIA – Ridurre il dolore e migliorare la funzionalità quotidiana in pazienti con lombalgia cronica aspecifica è possibile grazie a un approccio terapeutico innovativo che unisce Clinical Pilates e cura del pavimento pelvico.

È quanto emerge dai risultati preliminari di uno studio condotto dal Centro Studi Ricerca delle Professioni Sanitarie (Cerpros) del Dairi, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria.

Un nuovo approccio per combattere la lombalgia cronica aspecifica

La lombalgia cronica aspecifica, una delle cause più diffuse di disabilità nel mondo, può avere effetti debilitanti, specialmente nelle donne. Lo studio, coordinato da Tatiana Bolgeo, ha coinvolto 13 operatrici sanitarie con un’età media di 54 anni, sottoposte a un programma di esercizi terapeutici mirati.

I risultati sono incoraggianti:

  • Disturbi del pavimento pelvico: ridotti dal 26,5% al 10,7% (scala UDI-6).

  • Disabilità da lombalgia: oltre il 50% delle partecipanti è passata da livello moderato a lieve, con punteggi medi Odi scesi dal 28,7% al 22,7%.

  • Percezione del dolore (scala Nrs): vicina alla soglia di significatività statistica.

L’efficacia del trattamento è stata confermata da un’analisi statistica rigorosa che evidenzia miglioramenti clinicamente rilevanti sia nella qualità della vita sia nella gestione del dolore.

Il Clinical Pilates, tecnica basata sul controllo motorio e sulla respirazione profonda, risulta particolarmente utile in abbinamento alla riabilitazione perineale, contribuendo a una gestione più efficace della lombalgia cronica aspecifica.

“Si tratta di risultati preliminari, ma che aprono nuove prospettive – spiega la coordinatrice Tatiana Bolgeo –. L’approccio integrato può rappresentare una soluzione concreta per disturbi che impattano fortemente sulla vita delle donne”.

Il progetto si inserisce nel contesto delle attività del Dairi, diretto da Antonio Maconi, che guida la ricerca scientifica all’interno dell’Aou di Alessandria con l’obiettivo di tradurre l’innovazione in pratiche cliniche applicabili. Il connubio tra ricerca e assistenza è il tratto distintivo del modello adottato dall’azienda ospedaliera, sempre più orientato alla medicina personalizzata.

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