Asca, il ritorno di Amodio: “Mi sono rimesso in gioco”
A distanza di dieci anni dall'ultima volta in gialloblù, il portiere è di nuovo decisivo. "Ma pensiamo al Bistagno"
ALESSANDRIA – Nell’Asca che vola in Seconda Categoria (sei vittorie in altrettante gare disputate) merita una menzione speciale la storia di Marco Amodio. Il portiere, classe 1996, è tornato al ‘Cattaneo’ la scorsa estate 10 anni dopo una miracolosa salvezza in Promozione.
«É vero – conferma Amodio – nel 2015 avevo già avuto modo di conoscere e apprezzare l’ambiente: quella fu una stagione molto complicata, ma tra mille sofferenze riuscimmo a raggiungere l’obiettivo, attraverso i playout”. Le strade si sono poi separate e Amodio, dopo l’ultima esperienza alla Canottieri (altra salvezza agli spareggi) un anno fa aveva deciso di fermarsi. «La scorsa estate, però, la chiamata dell’Asca mi ha convinto a rimettermi in gioco: sono felice di vivere questa nuova avventura, con persone che conosco e in un contesto stimolante».
Mai scelta fu più azzeccata, alla luce delle prime partite. L’Asca di mister Balduzzi è una macchina da gol (16 quelli fin qui realizzati), ma domenica – per piegare la Pro Molare a domicilio, ha avuto bisogno anche del proprio portiere: Amodio ha infatti parato un rigore al centravanti avversario, frenando il tentativo di recupero avversario con tanto di complimenti del presidente Berengan.
«Una bella soddisfazione – conclude Amodio – ma bisogna restare concentrati: domenica affronteremo il Deportivo Bistagno, non possiamo permetterci distrazioni». Per puntare in alto, serve questa mentalità.