Commissione d’indagine sul Gruppo Amag, Locci: “Verità per i cittadini”
Politica
Redazione  
27 Ottobre 2025
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Il caso

Commissione d’indagine sul Gruppo Amag, Locci: “Verità per i cittadini”

“Basta opacità, serve trasparenza istituzionale”

ALESSANDRIA – «Chiedo una Commissione speciale d’indagine su tutto il Gruppo Amag (2015–2025): un lavoro serio, documentato e pubblico, per ricucire il rapporto tra Palazzo e città. Vado avanti, senza paura».

Con queste parole Emanuele Locci, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Rosso, lancia la sua proposta per fare luce sulla gestione delle società partecipate del Comune di Alessandria negli ultimi dieci anni.

La proposta – formalizzata con un atto che definisce tempi, criteri organizzativi e impegno alla pubblicazione degli esiti – nasce da ciò che Locci definisce «un’esigenza non più rinviabile: quella di fare piena luce su una stagione caratterizzata da troppe opacità e questioni irrisolte».

Commissione d’indagine Gruppo Amag: “I cittadini hanno diritto alla verità”

«Negli ultimi anni si sono accumulati fatti poco chiari che impongono un approfondimento trasversale e indipendente del Consiglio Comunale», spiega Locci, citando tra le principali criticità:

  • la svalutazione patrimoniale per oltre 15 milioni di euro derivante da presunti errori tariffari;

  • accordi transattivi giudicati in contrasto con l’interesse aziendale, con ipotetici danni erariali per milioni;

  • frazionamenti negli affidamenti, potenzialmente contrari alla normativa vigente;

  • milioni di euro in consulenze, spesso «non adeguatamente motivate»;

  • la vicenda della centrale a biomasse di Aulara, «costata quasi 2 milioni di euro senza mai entrare in funzione»;

  • la mancata nomina di figure preposte all’anticorruzione per lunghi periodi;

  • un «quadro generale di scarsa trasparenza nella gestione e nella comunicazione verso il Consiglio e la cittadinanza».

«La città non può vivere di mezze verità. Quando in gioco ci sono servizi essenziali e risorse pubbliche, il dovere della politica è accertare, capire, correggere», afferma Locci.

La Commissione d’indagine sul Gruppo Amag, come proposta da Fratelli d’Italia, si articolerebbe secondo le seguenti modalità:

  • Durata: 120 giorni (prorogabili una sola volta di ulteriori 60 giorni);

  • Composizione: 7 consiglieri (4 di maggioranza e 3 di minoranza), con presidenza affidata alla minoranza;

  • Poteri: facoltà di acquisizione documentale, audizioni interne ed esterne, sopralluoghi;

  • Esito: una relazione conclusiva pubblica, da discutere in aula consiliare e da diffondere tramite i canali ufficiali del Comune.

«Non è un processo alle intenzioni, è un servizio alla verità», precisa Locci. «Chi ha operato correttamente non ha nulla da temere. Dove emergeranno errori o responsabilità, dovremo indicare correzioni e azioni conseguenti».

Il capogruppo di Fratelli d’Italia conclude con un appello trasversale: «Chiedo a tutte le forze politiche di sostenere questa iniziativa. La trasparenza non ha colore».

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