Nuovo ospedale di Alessandria, scontro tra Regione e opposizione
Il vicepresidente Ravetti accusa l'assessorato di inadempienze, Riboldi replica respingendo ogni critica e parlando di "polemiche sterili"
ALESSANDRIA – Il progetto del nuovo ospedale di Alessandria continua a generare tensioni politiche tra il vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Ravetti e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.
Al centro del dibattito, la firma del protocollo d’intesa, l’attivazione dei tavoli tecnici e la messa in sicurezza idraulica dell’area individuata per la nuova struttura sanitaria.
Le accuse di Ravetti: “La Regione non rispetta gli impegni”
Durante la seduta della IV Commissione regionale Sanità, convocata proprio ad Alessandria, Ravetti ha sollevato una serie di criticità legate al progetto del nuovo ospedale di Alessandria. Secondo il vicepresidente, la Regione Piemonte non avrebbe ancora firmato il protocollo d’intesa approvato dal Comune il 27 marzo 2024, impedendo così l’avvio dei tavoli tecnici previsti per affrontare tre aspetti chiave: la sicurezza idraulica, la viabilità e la rigenerazione urbana dell’area dell’attuale ospedale.
«L’area Galimberti non è ancora nelle disponibilità pubbliche – ha dichiarato Ravetti – non sono certi i fondi per la sicurezza idraulica, e non c’è chiarezza sulla rigenerazione della sede dell’attuale ospedale. Serve un impegno formale e concreto da parte della Regione».
Il protocollo in questione attribuisce alla Regione la responsabilità di:
-
coordinare con Comune e Aou le variazioni urbanistiche;
-
supportare l’acquisizione delle aree;
-
istituire tre tavoli tecnici con Aipo, Anas, Aou e Asl.
A fronte di queste previsioni, Ravetti ha formulato tre domande al sindaco Abonante:
-
Il protocollo è stato firmato anche dalla Regione e dall’Aou?
-
I tavoli tecnici sono operativi?
-
Gli investimenti per la sicurezza idrogeologica, viabilità e rigenerazione urbana sono stati confermati?
Le risposte sono state nette: no a tutte e tre le domande. Da qui la conclusione critica del vicepresidente:
«Pensavo fosse perfetto questo assessore alla sanità, ma sbagliavo. Ha ampi spazi di miglioramento, e sono anche io impegnato a dargli un’umile mano con tutti i miei limiti».
La replica dell’assessore Riboldi: “Avanti con determinazione”
Immediata la controreplica dell’assessore Federico Riboldi, che ha difeso l’operato della Regione e contestato duramente l’approccio di Ravetti.
«Si tratta di polemiche inutili e sterili, tese solo a creare allarmismo tra i cittadini. La procedura urbanistica seguirà lo stesso iter già adottato per gli ospedali di Torino, Cambiano e Savigliano, con la conferenza dei servizi che comporta automaticamente la variante urbanistica».
Riboldi ha inoltre ribadito che:
-
il progetto è stato inserito nei finanziamenti INAIL per 390 milioni di euro;
-
sono stati avviati incontri tecnici con tutti gli enti coinvolti, incluso il Politecnico di Torino;
-
l’assessore alla Difesa del Suolo, Marco Gabusi, ha già stanziato 6 milioni per la sponda sinistra della zona Galimberti, inseriti nel fondo progettazione 2024.
«L’edilizia sanitaria è una priorità assoluta – ha precisato Riboldi – e i tavoli funzionali sono già operativi, anche per quanto riguarda la difesa idraulica. Gli altri verranno attivati quando realmente necessari».