Gli 80 anni di Confcommercio Piemonte celebrati tra storia e visione
A Torino istituzioni e imprese riunite per ricordare le radici del terziario e rilanciarne il futuro economico e sociale
TORINO – Una giornata di festa ma anche di riflessione, quella che ha celebrato gli 80 anni di Confcommercio Piemonte, lunedì 3 novembre al Teatro Vittoria. Un appuntamento carico di significato, al quale hanno preso parte rappresentanti istituzionali, imprenditori e figure chiave del tessuto economico regionale.
“Storia, fiducia, visione” sono state le parole chiave della cerimonia, che ha visto protagonista una realtà associativa che rappresenta oltre 200 mila imprese del terziario di mercato, pari al 53% del totale delle imprese piemontesi.
Viglione: “Il commercio è il cuore pulsante delle comunità”
“Celebriamo le radici di un sistema che ogni giorno accompagna le imprese”, ha dichiarato Giuliano Viglione, presidente di Confcommercio Piemonte, aprendo l’evento. “Vogliamo un Piemonte dove negozi, bar, ristoranti, alberghi, trasportatori, operatori dei servizi, della cultura e delle professioni continuino a essere il cuore pulsante delle comunità”.
Il presidente ha sottolineato l’importanza di una revisione della legge regionale sul commercio, giudicata ormai “non più attuale”, e ha chiesto che anche il terziario possa “usufruire di risorse adeguate e dei fondi strutturali europei con misure dedicate”.
Confcommercio chiede una normativa “al passo con i tempi”, capace di affrontare le sfide poste dalle liberalizzazioni, dall’espansione dell’e-commerce e dalla trasformazione dei consumi. L’obiettivo è “ridare voce ai Comuni nelle scelte commerciali locali” e contrastare la desertificazione urbana attraverso la rigenerazione del territorio.
“Dobbiamo fare tesoro dell’esperienza dei Distretti del Commercio”, ha aggiunto Viglione, ricordando che finora hanno coinvolto 625 amministrazioni comunali.
“Un presidio di vita per le comunità”
Tra gli interventi più significativi, quello del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme all’assessore Paolo Bongioanni: “Il commercio è un aggregatore sociale fondamentale contro lo spopolamento. Per questo abbiamo istituito il Tavolo del Commercio, riattivato il Fondo unico con 12 milioni di euro e finanziato 94 Distretti del commercio, oltre a manifestazioni fieristiche e ristori per attività penalizzate dai cantieri o dalla pandemia”.
Per Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, Confcommercio rappresenta “una storia di continuità e radicamento, che ha accompagnato le trasformazioni economiche del territorio”.
Il presidente nazionale Carlo Sangalli ha definito la ricorrenza “80 anni di storia italiana”, sottolineando come “il terziario sostenga l’occupazione e garantisca benessere diffuso”.
Zangrillo: “Una Pa alleata delle imprese”
Tra gli interventi istituzionali più attesi, quello del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, che ha parlato di “una pubblica amministrazione efficiente come volano per lo sviluppo del Paese”.
“Semplificazione delle procedure, regole certe e servizi sempre più efficienti sono la condizione per essere al fianco del tessuto produttivo”, ha affermato. Il ministro ha illustrato i risultati raggiunti con “400 semplificazioni realizzate in settori strategici” e ha evidenziato l’obiettivo della piena interoperabilità tra gli sportelli Suap e Sue. Tra gli strumenti a disposizione, il portale Italia Semplice consente di “consultare in modo veloce le semplificazioni già in vigore”.
Zangrillo ha anche posto l’accento sul reclutamento e la valorizzazione del capitale umano: “Abbiamo ridotto in modo significativo i tempi dei concorsi, reso il reclutamento più facile con il portale inPA e investiamo sulla crescita delle competenze”. Infine, ha definito Confcommercio “una cerniera tra istituzioni e imprese e un presidio di identità e innovazione non solo per il Piemonte ma per tutta l’Italia”.
A portare il contributo del territorio alessandrino è stato Vittorio Ferrari, presidente di Confcommercio Alessandria: “Celebrare questi 80 anni significa onorare una storia fatta di persone, imprese e visioni condivise”. Ferrari ha ricordato il progetto Aperto per Cultura, “un format che unisce commercio, cultura e promozione del territorio”, come esempio concreto di rigenerazione urbana e valorizzazione del tessuto commerciale.
“Lavoriamo ogni giorno per offrire ai nostri Soci strumenti, rappresentanza e visione – ha concluso – consapevoli del ruolo cruciale che le imprese svolgono nel costruire il futuro delle nostre comunità”.