Alessandria, Cesare Parodi è il nuovo Procuratore: stamane ha raccolto il testimone della legalità
Cerimonia nell'aula A di Palazzo di Giustizia alla presenza delle massime cariche giudiziarie da Torino ad Alessandria. E dei famigliari
ALESSANDRIA – Con il suo insediamento, Cesare Parodi, nuovo procuratore capo di Alessandria e leader dell’Associazione Nazionale Magistrati, si fa carico e raccoglie il testimone nel presidio della legalità. La cerimonia questa mattina nell’aula A di Palazzo di Giustizia.
Una presenza che si fa sentire, la sua. Ad evidenziarlo, questa mattina nell’aula A, la presenza delle più alte cariche giudiziarie della Procura generale di Torino (rappresentata da Lucia Musti) e dal presidente della Corte d’Appello di Torino Edoardo Barelli Innocenti e dal presidente vicario Alessandra Bassi, del presidente del Tribunale alessandrino Paolo Rampini, dei giudici Paolo Bargero e Gianluigi Biasci, del presidente della sezione Penale Maria Teresa Guaschino, dei sostituti procuratori, dei vertici dell’Avvocatura alessandrina e della Camera Penale, oltre alle autorità cittadine e governative.
L’inizio e l’emozione
Cesare Parodi era emozionato: un ritorno a casa, così lo definisce, avendo la sua famiglia origini proprio nella nostra provincia ed essendo lui stesso molto legato alle radici. «Non considero il ruolo di Procuratore un qualcosa da fare nei ritagli di tempo – ha specificato, riferendosi alla prestigiosa e importante carica di presidente dell’Anm – Sono qui per dare il massimo impegno, perché Alessandria merita il massimo impegno. E spero che il mio massimo impegno sia sufficiente per dare una risposta di giustizia che i cittadini e gli avvocati si aspettano dalla Procura della Repubblica. Farò tutto il possibile e cercherò di conciliarlo con questo altro ruolo, ammetto abbastanza delicato e impegnativo».
Parodi dimostra di conoscere la situazione alessandrina, in primis la carenza di personale amministrativo. «Il 50 per cento dell’organico – specifica – Ma quale azienda privata o anche ente pubblico diverso potrebbe lavorare al meglio con il 50 per cento dell’organico e con un organico ridotto anche dei magistrati?».
Non cerca scuse, farà il meglio per avere qualche mezzo in più: «Ma se non ci saranno, andremo avanti lo stesso – dichiara – Cercheremo di ovviare con l’intelligenza, l’organizzazione e l’impegno a ciò che non ci viene messo a disposizione per mille ragioni. E che oggi non sarebbe giusto analizzare nel dettaglio».