Marina Militare, Giuseppe Berutti Bergotto nuovo capo di Stato Maggiore
Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha presenziato all’avvicendamento tra l’ammiraglio Enrico Credendino e il successore Giuseppe Berutti Bergotto. «Una Forza Armata forte, simbolo di tradizione, innovazione e umanità»
CIVITAVECCHIA – Si è tenuta oggi a Civitavecchia, a bordo della Nave “Trieste”, la cerimonia di avvicendamento al vertice della Marina Militare tra l’ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore uscente, e il suo successore, l’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto. Di origini novesi, è stato recentemente premiato all’Acqui Storia con il Premio Made in Italy in rappresentanza della Marina Militare e insieme a Difesa Servizi Spa per il progetto “Tour Vespucci. Villaggio Italia” ideato dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
All’evento, di grande rilievo per le Forze Armate italiane, hanno partecipato lo stesso Crosetto, il capo di Stato Maggiore della Difesa generale Luciano Portolano e numerose autorità civili, militari e religiose.
Crosetto: «Una cerimonia che unisce riconoscenza e fiducia»
Nel suo intervento, il ministro Guido Crosetto ha definito la cerimonia «un passaggio di responsabilità che racchiude riconoscenza verso chi ha guidato la rotta e fiducia verso chi continuerà a tracciarla».
Rivolgendosi all’ammiraglio Credendino, Crosetto ha ricordato i suoi 45 anni di carriera dedicati al mare, elogiandolo per «aver guidato la Marina con fermezza, tradizione e innovazione. Affrontando nuove sfide come il dominio cyber e la dimensione subacquea, sempre in sinergia con le altre Forze Armate. Il suo servizio – ha aggiunto il ministro – ha avuto come punto fermo le persone, ben sapendo che un militare, se perde la propria umanità, perde i valori in cui crede e per cui è disposto a combattere».
Rivolgendosi poi al nuovo capo di Stato Maggiore, Crosetto ha espresso parole di stima e incoraggiamento. «Ammiraglio Berutti Bergotto, le affido una Forza Armata forte, composta da donne e uomini che non sono secondi a nessuno nel mondo. Ne abbia cura come un padre con i propri figli, perché è a loro che affidiamo la nostra difesa».
Portolano: «La Marina è presidio della sicurezza marittima e degli interessi nazionali»
Nel suo intervento, il generale Luciano Portolano, capo di Stato Maggiore della Difesa, ha voluto rendere omaggio al lavoro svolto da Enrico Credendino. Che «ha saputo rilanciare la consapevolezza che la salvaguardia della marittimità dell’Italia è una responsabilità strategica».
Portolano ha ricordato le missioni internazionali che hanno visto impegnate le unità della Marina Militare «in tutti i quadranti del globo»: da Capo Horn e lo Stretto di Magellano con la nave Vespucci, all’Artico con la Alliance, fino all’Indo-Pacifico con il Cavour e il Montecuccoli.
Sotto la guida di Credendino, la Marina ha inoltre garantito un ruolo chiave nelle operazioni Nato, Ue e multinazionali, senza trascurare le missioni umanitarie: dal terremoto in Turchia, all’alluvione di Bengasi, fino al supporto alla popolazione palestinese nella Striscia di Gaza con la nave Vulcano.
«All’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto – ha aggiunto Portolano – spetta ora l’onore e l’onere di mantenere salda la rotta della Marina Militare nelle acque agitate delle nuove sfide globali. Sono certo che saprà interpretare lo spirito interforze e guidare la Forza Armata verso una piena capacità di operare nel multidominio, affiancando alla tecnologia la centralità della componente umana, vera colonna vertebrale della Difesa».
Berutti Bergotto: «Metterò il personale al centro del mio mandato»
Nel suo primo discorso da capo di Stato Maggiore, l’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto ha dichiarato di voler «mettere il personale della Marina al centro del mandato», puntando su formazione, sicurezza, benessere e crescita professionale.
«Viviamo tempi difficili, caratterizzati da instabilità e competizione marittima crescente, e dobbiamo essere pronti a difendere il Paese», ha affermato. Annunciando l’impegno a mantenere la piena prontezza operativa dello strumento aeronavale.