Il trapianto di microbiota riduce l’ansia e migliora la qualità della vita
Uno studio del Cerpros di Alessandria evidenzia i benefici psicofisici nei pazienti trattati con Fmt
ALESSANDRIA – Migliorare la salute intestinale per migliorare anche il benessere mentale. È questo il risultato di uno studio condotto dal centro studi ricerca delle professioni sanitarie (Cerpros) del Dipartimento attività integrate ricerca e innovazione (Dairi) dell’Ospedale di Alessandria, diretto da Antonio Maconi.
L’indagine ha confermato che il trapianto di microbiota fecale (Fmt) è in grado di ridurre i livelli di ansia e aumentare la qualità della vita nei pazienti affetti da infezione da Clostridioides difficile.
Trapianto di microbiota, un approccio innovativo per curare e prevenire le recidive
L’infezione da Clostridioides difficile, una delle più diffuse tra quelle correlate all’assistenza sanitaria, colpisce in particolare soggetti anziani, provocando diarrea, colite e frequenti recidive. Il trapianto di microbiota fecale si sta rivelando un intervento terapeutico efficace, capace di ripristinare l’equilibrio intestinale e migliorare l’esito clinico dei pazienti.
“L’obiettivo era valutare non solo la guarigione fisica, ma anche l’impatto psicologico e sociale del trattamento”, spiegano i ricercatori del Cerpros.
I risultati preliminari si basano su un campione di sei pazienti (2 uomini e 4 donne), con un’età media di 71 anni. Il punteggio medio del Gad-7, strumento che misura i livelli di ansia generalizzata, è passato da 11,1 a 7,5, mentre l’indice Eq-5D-5L, che valuta la qualità della vita correlata alla salute, è migliorato da 39,1 a 62,5.
“Anche i dati della survey dedicata – evidenziano i ricercatori – confermano un miglioramento della condizione psicofisica, delle attività quotidiane e della percezione del benessere generale”.
Lo studio è coordinato dalla dottoressa Tatiana Bolgeo, responsabile del Cerpros. “Questi dati confermano che il trapianto di microbiota non è solo efficace clinicamente, ma incide anche sul piano emotivo e relazionale”, sottolinea.
Il progetto ha ricevuto nel 2024 il Premio della Ricerca intitolato a Maria Rosa Monaco, a conferma del valore innovativo dell’approccio adottato dal Dairi.
È possibile sostenere le attività di ricerca dell’Ospedale di Alessandria e del Dairi attraverso il sito della Fondazione Solidal.