Priano (FdI) sui contratti di Costruire Insieme: «Licenziamenti evitabili, serve chiarezza»
Politica
Redazione  
10 Novembre 2025
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Il caso

Priano (FdI) sui contratti di Costruire Insieme: «Licenziamenti evitabili, serve chiarezza»

«Perché non trovare altre soluzioni per i sei lavoratori coinvolti?»

ALESSANDRIA – «Perché non sono state cercate soluzioni alternative?». È questo il cuore dell’interpellanza presentata da Fabrizio Priano, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, in merito alla cessazione di sei contratti a tempo determinato presso l’Azienda Speciale Costruire Insieme.

«Con questa interpellanza – scrive Priano – desidero portare all’attenzione del Sindaco e della Giunta una situazione che coinvolge sei lavoratori, il cui rapporto è stato interrotto a causa del superamento del numero massimo di proroghe previsto dal Decreto Dignità».

Priano: «La comunicazione è stata tardiva e inadeguata»

Priano contesta anche le modalità con cui è stata comunicata la cessazione: «La direzione dell’azienda si è detta consapevole del disagio arrecato, ma la comunicazione è arrivata tardi e senza alcuna proposta alternativa».

«Pur riconoscendo i vincoli normativi – aggiunge – mi chiedo perché non sia stata esplorata un’altra forma contrattuale, che potesse garantire continuità lavorativa alle persone coinvolte. Si trattava di lavoratori che avevano dato prova di serietà e professionalità, ed è doveroso garantire loro dignità e rispetto».

Il consigliere sottolinea che «i limiti temporali imposti dal Decreto Dignità erano ben noti da tempo. Non è accettabile che un ente pubblico si faccia trovare impreparato». E incalza: «Possibile che nessuno abbia valutato in anticipo il rischio di perdere queste professionalità?»

Le richieste alla Giunta

Priano interroga formalmente Sindaco e Giunta per conoscere:

  1. «Le motivazioni della mancata proroga», e «se l’Azienda abbia gestito correttamente le tempistiche e le comunicazioni», evitando soluzioni affrettate;

  2. «Le prospettive future per queste persone»: il consigliere chiede se esistano «piani per reintegrarle in nuovi progetti» o per indirizzarle verso «nuove opportunità lavorative, anche in altri enti del territorio».

«È fondamentale garantire continuità e dignità – conclude Priano – soprattutto a chi ha dimostrato professionalità e senso del dovere. Il Comune non può voltarsi dall’altra parte».

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