San Baudolino e il legame con Alessandria
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Redazione  
10 Novembre 2025
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La notizia della buonanotte

San Baudolino e il legame con Alessandria

Alla morte, il suo corpo venne venerato nell'attuale cattedrale. Ma chi era costui?

ALESSANDRIA – San Baudolino, vissuto tra il VI e il VII secolo, è una figura profondamente legata alla storia e all’identità di Alessandria. Secondo la tradizione, nacque a Sizzano, nel Novarese, intorno al 600, e scelse di vivere come eremita sulle rive del Tanaro, in un luogo che allora era coperto da boschi e paludi.

Uomo di preghiera e contemplazione, Baudolino si distinse per la sua umiltà e per i miracoli attribuiti alla sua intercessione, tra cui guarigioni, profezie e persino la capacità di ammansire gli animali selvatici.

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La scelta di San Baudolino

La fama di santità dell’eremita si diffuse ben oltre il Monferrato, attirando pellegrini e devoti. Dopo la sua morte, avvenuta attorno al 650, il suo corpo fu venerato nella chiesa di San Pietro, presso Alessandria, e divenne oggetto di grande devozione popolare. Quando nel 1168 nacque Alessandria, la nuova città sorta per volontà dei liberi comuni lombardi in opposizione al potere imperiale scelse proprio San Baudolino come patrono e protettore, riconoscendolo come simbolo di libertà, fede e identità collettiva.

La figura di San Baudolino è oggi intrecciata al destino della città.

Il 10 novembre

La sua festa, celebrata il 10 novembre, è un momento in cui Alessandria riscopre le proprie radici: un giorno di fede, ma anche di orgoglio civico, in cui la memoria del santo si fonde con la storia del territorio. Nelle leggende popolari, Baudolino appare come un uomo semplice, vicino al popolo, capace di ascoltare e di comprendere le sofferenze altrui. Questo spirito di solidarietà e appartenenza continua a rappresentare l’anima più autentica della comunità alessandrina.

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