Le trasmissioni televisive più longeve
ALESSANDRIA – Le trasmissioni televisive italiane più longeve rappresentano un patrimonio culturale condiviso, specchio dei cambiamenti del Paese ma anche testimonianza di una continuità che attraversa generazioni.
Alcuni programmi hanno saputo rinnovarsi mantenendo intatto il loro spirito originario, diventando punti di riferimento nel panorama televisivo nazionale.
Non solo Unomattina
Tra i più celebri c’è “Unomattina”, in onda dal 1986 su Rai 1. Nato come contenitore di informazione e intrattenimento per accompagnare gli italiani al risveglio, ha attraversato decenni di storia adattandosi ai tempi, ma conservando il suo tono sobrio e familiare. Altro esempio storico è “La Domenica Sportiva”, che dal 1953 racconta il calcio e lo sport italiano, evolvendosi da trasmissione di resoconti filmati a moderno talk show sportivo, mantenendo sempre la sua autorevolezza.
In ambito musicale, “Sanremo” è senza dubbio l’evento più longevo e iconico. Il Festival della Canzone Italiana, nato nel 1951, è diventato un rituale collettivo, capace di riflettere i gusti, i costumi e i cambiamenti sociali del Paese, con ascolti che ancora oggi raggiungono milioni di spettatori. Non meno importante è “Porta a Porta”, il “salotto politico” ideato da Bruno Vespa nel 1996, che ha accompagnato oltre venticinque anni di dibattiti e confronti tra i protagonisti della vita pubblica italiana.
Report, dal 1997
Un posto speciale spetta anche a “Report”, trasmissione di inchiesta nata nel 1997, che ha saputo mantenere alta la bandiera del giornalismo d’approfondimento, e a “Striscia la Notizia”, in onda dal 1988 su Canale 5, simbolo del telegiornale satirico capace di mescolare ironia e denuncia.
Infine, programmi come “Linea Verde” (dal 1981) e “Chi l’ha visto?” (dal 1989) continuano a raccontare, rispettivamente, l’Italia dei territori e quella dei misteri, con un legame profondo tra pubblico e contenuto. La loro longevità dimostra che, al di là delle mode e delle piattaforme, la televisione italiana sa ancora costruire appuntamenti capaci di unire il Paese attorno a uno schermo.