Prezzi agricoli in caduta libera, Coldiretti: “A rischio il futuro delle aziende”
Economia
Redazione  
15 Novembre 2025
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20:25 Logo Newsguard
L'allarme

Prezzi agricoli in caduta libera, Coldiretti: “A rischio il futuro delle aziende”

Crollo a doppia cifra per grano, riso e ortofrutta. “Concorrenza sleale e importazioni fuori controllo”.

ALESSANDRIA – Il crollo dei prezzi agricoli in caduta libera sta mettendo in seria difficoltà le aziende del territorio, costrette a lavorare spesso in perdita.

A lanciare l’allarme è Coldiretti Alessandria, che sottolinea come l’elevato costo della produzione, unito alla concorrenza sleale delle importazioni, stia erodendo ogni margine di sostenibilità economica per i produttori locali.

Prezzi agricoli, cereali e riso, crolli fino al 35%

Secondo gli ultimi dati Ismea aggiornati a ottobre, tra i cereali si registrano cali significativi: -13% per il grano duro e -17% per il riso. La varietà Arborio, in particolare, ha perso addirittura il 35% del valore rispetto al 2024.

«È uno scandalo – ha dichiarato Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria – che colpisce chi lavora ogni giorno nei campi senza portare alcun vantaggio ai consumatori». A pesare, infatti, sono le importazioni a basso costo dall’estero, che saturano il mercato facendo crollare i prezzi delle produzioni italiane.

Non va meglio nel comparto ortofrutticolo, con i pomodori in calo del 40%, la lattuga del 33% e l’uva da tavola addirittura del 56%. Si tratta di valori che, come evidenzia Coldiretti, «non coprono più nemmeno i costi di produzione».

A fronte di questi numeri, la federazione agricola ha avviato una mobilitazione nazionale che ha coinvolto oltre ventimila agricoltori, culminata nella presentazione di una piattaforma di proposte condivisa con il Governo. «Abbiamo già visto i primi segnali di risposta», sottolinea Bianco, «ma la battaglia è tutt’altro che conclusa».

“Senza regole comuni perdiamo tutti”

Il Direttore Roberto Bianco punta il dito contro la mancanza del principio di reciprocità: «Al di fuori dell’Europa si fa uso di pesticidi e antibiotici vietati nell’Unione, ma i prodotti arrivano comunque nei nostri mercati grazie ad accordi commerciali senza regole». Inoltre, l’assenza dell’obbligo di indicazione dell’origine in etichetta impedisce ai consumatori di scegliere consapevolmente.

Coldiretti conclude con un appello: «Senza regole condivise e senza trasparenza, i produttori e i consumatori restano gli anelli più deboli della filiera agroalimentare».

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