Alessandria, telefoni in carcere per parlare con la famiglia e gestire il traffico di droga
L’operazione della Penitenziaria Nucleo regionale di Torino è scattata nella notte: 19 denunce
ALESSANDRIA – Nelle prime ore della mattina la Polizia Penitenziaria del Nucleo Regionale di Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Alessandria, ha eseguito una serie di decreti di perquisizione personale e domiciliare nelle province di Alessandria, Parma e Aosta. Sia presso struttura carcerarie che in private abitazioni.
L’operazione ha interessato diciannove persone gravemente indiziate dei reati di traffico di sostanze stupefacenti, e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. Ovvero, telefonini.
Indagine partita dal recupero di un cellulare
Il procedimento penale è scaturito da acquisizioni investigative, secondo le quali, all’interno della casa circondariale Cantiello e Gaeta di Alessandria, un detenuto avrebbe avuto la disponibilità di un cellulare. Da qui, nel luglio 2025, sono iniziate le operazioni preliminari di monitoraggio che hanno permesso di individuare e porre sotto controllo numerosi telefoni nella disponibilità dei detenuti. Cellulari ingrossi in carcere da parenti o conoscenti in visita.
Le intercettazioni hanno individuato un considerevole numero di apparecchi telefonici usati sia per mantenere sia relazioni famigliari che strumentali ai rapporti con altri criminali all’esterno della struttura detentiva. Obiettivo? Organizzare un articolato traffico di stupefacenti che riuscivano a far entrare in carcere con varie modalità per popi essere smerciate nelle diverse sezioni dell’istituto previo pagamento con carte del circuito Postpay.
Operazione conclusa poco fa
L’operazione andata avanti tutta la notte, si è conclusa poco fa. Sono state impiegate più di 150 unità del Nucleo investigativo regionale e centrale della Polizia Penitenziaria e le unità cinofile della Penitenziaria di Asti.
Sono stati sequestrati sostanza stupefacente di varia natura, e cellulari. Oltre alle carte di credito.
I provvedimenti a carico di diciannove persone stati emessi durante le indagini preliminari.
L’Osapp elogia l’attività investigativa, dimostrazione della professionalità dimostrata a vari livelli dal personale appartenente al distretto Piemonte-Liguria e Valle D’Aosta.