Ottant’anni di Unesco, Maffiotti: “Langhe e Monferrato patrimonio che unisce il mondo”
Il presidente del Club di Vignale celebra la ricorrenza ricordando il valore universale dei paesaggi vitivinicoli piemontesi
VIGNALE MONFERRATO – «Langhe è Monferrato. L’Italia è il mondo. E il mondo è casa di tutti noi.» Con queste parole, Alberto Maffiotti, presidente del Club per l’Unesco di Vignale Monferrato, ha celebrato l’80° anniversario della fondazione dell’Unesco, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, nata a Londra il 16 novembre 1945 per promuovere la pace attraverso la cultura, la scienza e l’educazione.
Una storia nata durante la guerra
Come ricorda Maffiotti, l’idea dell’Unesco prese forma nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, durante la Conferenza dei Ministri Alleati dell’Educazione del 1942, e si concretizzò tre anni dopo con la firma della Costituzione da parte di 41 Paesi. Fra i primi sostenitori, l’umanista e biologo Julian Huxley, che ne divenne il primo Direttore Generale e volle inserire la “S” di Science, sottolineando il ruolo centrale del sapere scientifico accanto a quello umanistico.
Oggi l’Unesco conta 195 Stati membri ed è protagonista globale nella difesa del patrimonio culturale, nell’alfabetizzazione, nella ricerca scientifica aperta e nella tutela delle minoranze linguistiche.
Maffiotti ha posto l’accento sul contributo del Piemonte e del Monferrato alla missione dell’Unesco, citando l’inserimento, il 22 giugno 2014, dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
«Questi territori non sono separati da confini netti, ma si fondono in un continuum culturale e produttivo, dove l’identità locale è custodita e condivisa», ha spiegato il presidente del Club Unesco di Vignale.
Il riconoscimento premia una relazione millenaria tra uomo e natura, fatta di viticoltura, architettura rurale, tradizioni enogastronomiche e sostenibilità ambientale.
Dalle colline del vino a un progetto globale
Secondo Maffiotti, l’Unesco continua a essere attuale e necessario:
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protegge i siti culturali minacciati dai conflitti (come in Siria e Iraq),
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promuove l’educazione inclusiva,
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combatte la disinformazione e
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sostiene pratiche agricole sostenibili.
Il Club per l’Unesco di Vignale Monferrato invita i cittadini a partecipare attivamente alla missione dell’Unesco:
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Promuovendo la conoscenza del territorio (ad esempio tramite il sito www.monferratodeglinfernot.it)
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Valorizzando le tradizioni enologiche
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Sostenendo la formazione delle nuove generazioni
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Rispettando l’equilibrio del paesaggio e delle sue comunità
«Gli 80 anni dell’Unesco ci ricordano che la pace non nasce solo dai trattati, ma dalla condivisione di valori, conoscenze e bellezza», ha dichiarato Maffiotti.
«Proprio come i vigneti delle Langhe, del Roero e del Monferrato, frutto di secoli di lavoro collettivo, anche l’Unesco rappresenta una grande opera corale dell’umanità».