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Redazione  
20 Novembre 2025
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L'analisi

Malnutrizione infantile in aumento: presentato il rapporto Unicef

Crisi climatiche, guerre e povertà alimentano un’emergenza globale che colpisce milioni di bambini

ALESSANDRIA – Il rapporto Unicef 2024 sulla malnutrizione infantile è stato presentato questa mattina durante la Cerimonia celebrativa della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, svoltasi nella Prefettura di Alessandria.

L’incontro ha visto la partecipazione del prefetto Alessandra Vinciguerra, di Paola Golzio, presidente del comitato provinciale di Unicef e dei volontari, degli insegnanti e dei bambini della classe 1B dell’istituto Bovio, Un momento simbolico e partecipato, in linea con lo spirito del World Children’s Day, che ogni 20 novembre celebra l’azione globale fatta dai bambini per i bambini, promuovendo i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

La classe dell’Istituto infatti, ha imparato la lingua dei segni per comunicare con un compagno sordo e si è esibita davanti al Prefetto e alle istituzioni presenti.

Questa data non è casuale: il 20 novembre 1989 è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, il trattato sui diritti umani più ratificato al mondo, con ben 196 Paesi firmatari.

I numeri della crisi globale

La malnutrizione infantile è in aumento per il sesto anno consecutivo. Nel 2024, 150,2 milioni di bambini sotto i 5 anni hanno sofferto di malnutrizione cronica, mentre 35,5 milioni risultano colpiti da sovrappeso. La malnutrizione è la causa diretta o indiretta di circa 4,8 milioni di decessi infantili ogni anno, quasi la metà del totale globale sotto i 5 anni.

Secondo il documento, i conflitti armati restano il primo fattore di insicurezza alimentare acuta, colpendo 140 milioni di persone in 20 Paesi. Tra le aree più critiche: Striscia di Gaza, Sudan, Sud Sudan, Yemen, Afghanistan e Haiti. La povertà alimentare è aggravata da eventi climatici estremi e dallo sfollamento di 95 milioni di persone, spesso in fuga da guerre e carestie.

La malnutrizione infantile si manifesta in tre forme:

  • Malnutrizione Cronica (Stunting): rallentamento nella crescita. Colpisce 150 milioni di bambini.

  • Malnutrizione Acuta (Wasting): rapido calo ponderale, spesso fatale.

  • Sovrappeso e obesità: 31% dei bambini nei Paesi a reddito medio-alto vive in sovrappeso.

Queste condizioni, apparentemente opposte, coesistono spesso nelle stesse comunità a causa di una dieta inadeguata, carente di nutrienti o ricca di cibo ultra-processato e povero di valore nutritivo.

Una madre malnutrita genera un figlio malnutrito: nel 2024, 6,9 milioni di donne incinte nei 12 Paesi più colpiti dalla crisi nutrizionale soffrono di malnutrizione acuta. Le adolescenti rappresentano un gruppo ad alto rischio: oltre 1 miliardo è affetto da anemia o carenza di micronutrienti.

L’intervento dell’Unicef

L’Unicef agisce su tre fronti:

  • Prevenzione della malnutrizione cronica

  • Nutrizione in adolescenza e maternità

  • Terapie salvavita per la malnutrizione acuta grave

Nel 2024, l’organizzazione ha:

  • Raggiunto 441 milioni di bambini sotto i 5 anni con programmi nutrizionali.

  • Trattato 9,3 milioni di bambini affetti da malnutrizione acuta grave.

  • Distribuito 1,243 miliardi di compresse di micronutrienti essenziali.

Importanti anche le campagne globali come “No Time to Waste”, lanciate per accelerare prevenzione e diagnosi nei Paesi più colpiti, e la Settimana Mondiale dell’Allattamento, con cui si promuove il ruolo salvavita dell’allattamento esclusivo al seno.

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