Coniolo: dove il grande fiume incontra le colline del cemento
Anna Maria Bruno guida gli escursionisti in un itinerario che racchiude sia un luogo che una storia. Ecco curiosità e consigli per un’esperienza unica
CONIOLO – Come ogni venerdì, Anna Maria Bruno ci guida alla scoperta di sentieri, borghi e paesaggi unici con la nuova rubrica Cammina Piemonte. Un appuntamento settimanale dedicato a chi ama camminare e vuole esplorare il territorio con uno sguardo attento alla natura, alla storia e alle tradizioni locali.
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L’esperienza di oggi è dedicata alla scoperta del paesaggio di Coniolo.
Un’escursione ad anello che unisce il fascino del paesaggio fluviale del Po con le colline del Monferrato casalese, seguendo un tracciato suggestivo nel territorio di Coniolo, ricco di storia legata all’estrazione della marna da cemento.
Il percorso passo dopo passo
Nel primo tratto dell’itinerario si scende nell’area protetta del Parco del Po piemontese e per raggiungere le sponde del fiume, partendo da Coniolo Bricco, in piazza Carlo Alberto, nei pressi della chiesa. Da qui si imbocca la Strada Provinciale 7, percorrendo via Fratelli Bandiera e poi via Casale, fino a svoltare a sinistra in via Mombuè che diventa via dei Minatori: una strada il cui nome anticipa l’anima del territorio, un tempo zona di intensa attività mineraria.
Si scende fino al fondovalle, dove si prosegue a sinistra su una strada di ghiaia e sabbia che corre lungo la sponda destra del Po, immersi in un ambiente naturale dominato dal paesaggio fluviale. In questo tratto si possono osservare i resti dei pilastri delle teleferiche, un tempo utilizzate per trasportare la marna oltre il fiume fino ai cementifici di Morano sul Po. Poco oltre si raggiunge il “Porto Nuovo”, dove si apre un affaccio panoramico sul grande fiume.
Da qui si sale lungo Strada del Porto Nuovo, sterrata che si snoda in tornanti fino al limite di Coniolo Basso, nella zona di Cascine Frati. Si svolta a destra sulla strada asfaltata che prosegue come via Frati, e poi via Nuova, fino a raggiungere nuovamente la SP 7, dove si gira a destra.
Prima di proseguire, una sosta al Belvedere è altamente consigliata: nei pressi della chiesa e del cimitero, si apre una vista eccezionale sul fiume Po e sulla pianura circostante.
Si continua su via Mongò (SP 7) e si gira poi a destra in via Goito, dove, al civico 20, si prende la sterrata a sinistra. Questa curva prima a sinistra e poi a destra, fino a riconnettersi alla strada provinciale. Qui si trova un’installazione davvero speciale: “Il trenino delle miniere”, un piccolo treno a scartamento ridotto che commemora l’attività estrattiva del paese. Questa industria segnò profondamente la storia locale, portando persino alla scomparsa dell’antico abitato di Coniolo Basso (Coniolo Rotto), dove sorgeva anche il castello dei Conti Fassati.
Dopo circa 100 metri di discesa lungo la provinciale, si prende a sinistra la Strada del Rio Rizza, una sterrata di fondovalle. Dopo circa un chilometro, si svolta nuovamente a sinistra per salire verso il paese lungo via Fontane, completando così l’anello.
Da non perdere: il museo delle miniere
Presso il Palazzo Comunale di Coniolo, in via Dalmazio Birago 13, è allestito un interessante museo etnografico:
“Coniolo, il paese che visse due volte”, visitabile su appuntamento (0142 408423).
Il museo racconta la storia del lavoro nelle miniere, coinvolgendo uomini, donne e perfino bambini. Al suo interno:
- Plastici dell’antico abitato crollato
- Ricostruzioni delle miniere sotterranee
- Antichi attrezzi da lavoro
- Mezzi di trasporto usati in galleria, su strada, in aria e lungo il fiume