Hirschsprung e difficoltà alimentari: i dati dallo studio Mhida
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Redazione  
24 Novembre 2025
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Hirschsprung e difficoltà alimentari: i dati dallo studio Mhida

Il Cerpros del Dairi presenta i risultati preliminari su 43 bambini: forte impatto emotivo e nutrizionale

ALESSANDRIA – È firmato dal Centro Studi Ricerca delle Professioni Sanitarie (Cerpros) del Dairi lo studio osservazionale “Mhida – Malattia di Hirschsprung e difficoltà alimentari nell’infanzia”, che ha evidenziato una significativa incidenza di disturbi nutrizionali e disagi emotivi nei bambini colpiti da questa rara patologia congenita.

La malattia di Hirschsprung (Hscr), diagnosticata in fase neonatale e trattata chirurgicamente con la resezione del tratto intestinale agangliare, continua a manifestare effetti rilevanti anche nella fase post-operatoria, soprattutto in ambito alimentare.

Difficoltà alimentari e impatto emotivo

Secondo i risultati preliminari dello studio, condotto su un campione di 43 bambini, il 58% dei piccoli pazienti presenta limitazioni dietetiche, mentre il 69% mostra difficoltà nell’introdurre nuovi alimenti. Inoltre:

  • il 23% manifesta ansia o paura durante i pasti,

  • l’80% mette in atto comportamenti di negoziazione sulla quantità o qualità del cibo.

Un aspetto particolarmente significativo riguarda il coinvolgimento del nucleo familiare: il 48% dei genitori riferisce ansia durante i pasti, con una correlazione diretta tra l’emotività del bambino e quella dell’adulto. Al contrario, non è stata evidenziata correlazione tra le difficoltà alimentari e l’utilizzo del sondino naso-gastrico.

Alla luce di questi dati, il Cerpros sottolinea l’urgenza di un approccio multidisciplinare, capace di intervenire precocemente per:

  • intercettare segnali di disagio alimentare,

  • prevenire l’insorgenza del disturbo Arfid (Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo),

  • migliorare la qualità di vita di bambini e famiglie.

Lo studio, coordinato all’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (Dairi) diretto da Antonio Maconi, rappresenta un tassello fondamentale per la costruzione di percorsi clinici, psicologici e nutrizionali integrati.

Chi desidera sostenere queste attività può farlo tramite donazione alla Fondazione Solidal.

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