‘Giovani D Valore’: il Derthona è primo in Italia
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Marco Gotta  
28 Novembre 2025
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14:00 Logo Newsguard
Calcio - Serie D

‘Giovani D Valore’: il Derthona è primo in Italia

Parla Samuel Ravera, responsabile del settore giovanile della squadra tortonese con il suo staff di collaboratori

TORTONA – L’aggiornamento dopo dodici giornate di ‘Giovani D Valore’, l’iniziativa che premia le società con maggior utilizzo di calciatori under 19 oltre la quota prevista dal regolamento del campionato, è finalmente arrivato.

Dallo scorso Campionato, il contributo complessivo per i club è stato più che raddoppiato, allargando al tempo stesso la platea dei beneficiari: dal 2024-25 a ricevere i premi sono le prime cinque società posizionate nella graduatoria di ogni girone. Da questa stagione inoltre la Lnd corrisponderà i contributi economici in due momenti distinti: una graduatoria si stilerà al termine del girone d’andata, mentre una seconda terrà conto dei punteggi accumulati dalla 18ª alla 30ª giornata.

Derthona primo nel girone e in tutta Italia

Che la società bianconera potesse essere ai primi posti era prevedibile, visto il massiccio uso degli under da parte del tecnico Buttu, ma i numeri hanno raccontato una realtà ancora più gratificante: il primo posto nel girone con 774 punti – seguiti nell’ordine da Sanremese 421, Club Milano 416, Novaromentin 401 e Asti 329 – che vale anche il primato a livello nazionale con la sola Sporting Trestina nel girone E a inseguire a quota 750 e poi, staccatissima, la Ferrandina nel girone H con 579.

Una filiera dei giovani importante e qualitativa

Samuel Ravera è da tre anni il responsabile del settore giovanile del Derthona, e commenta così questo risultato: “Sicuramente siamo molto orgogliosi e sicuramente, ad esempio, l’ultima partita in casa con la Novaromentin il mister ha utilizzato cinque under e questa è una scelta importante, perché comunque non era obbligato e l’ha fatto intanto perché i ragazzi stanno performando bene e poi comunque perché ha fiducia in loro e credo che questo si percepisca anche da parte dei ragazzi stessi. Noi stiamo cercando in tutti i modi di migliorarci nel settore giovanile per poter creare una nostra filiera che sia importante e che sia qualitativa”.

Ravera: “Accettare l’errore come parte del percorso di crescita”

I risultati sportivi delle squadre giovanili sono importanti, ma passano in secondo piano rispetto alla loro funzione primaria, che è quella di formare giocatori per il futuro: il fatto che Perez giochi 13 partite su 13 un anno ‘sotto leva’ è già una cosa non da poco, che dimostra che comunque questo sistema funziona.​

“Sì, poi Perez è sicuramente un giocatore già pronto – continua Ravera – lo era già l’anno scorso che ha comunque esordito addirittura due anni ‘sotto leva’ e per quattro partite. Però è bello avere anche altri giocatori che comunque piano piano stanno crescendo con noi: Tocila e Taverna, ma anche Daffonchio, che ormai sono quattro anni che è con noi e sta progredendo sempre di più.

Giovani Di Valore Derthona Samuel Ravera

Poi ci sono i giovani che magari non sono direttamente provenienti dal nostro settore giovanile, ma che comunque fanno parte del territorio come Patti, Gagliardi Torriero, Battista che comunque piano piano crescono e nei due anni che sono con noi stanno guadagnando minuti, stanno guadagnando esperienza, stanno crescendo.

Perché poi la cosa complicata è avere la pazienza di aspettare la loro crescita, perché giustamente non sono già pronti: bisogna capire e aspettare che possano performare, si abituino alla categoria, sappiano fare le cose giuste, commettano meno errori, accettando comunque l’errore come parte integrante del percorso. Il fatto che poi molti di loro siano della zona è un plus che ci riempie di orgoglio e penso che il presidente Cavaliere che tanto investe per il settore giovanile sia il primo a essere contento e felice di questo risultato”.

Un gruppo coeso per i giovani

Una componente di questo successo è il fatto che bene o male il gruppo di lavoro sui giovani è stato lo stesso per un po’ di anni di fila, perché comunque l’attuale allenatore della Juniores Lorenzo Ghio viene comunque da quell’ambiente, si è ‘portato su’ questi ragazzi e li conosce.

“Da quando è nata la società nel suo insieme – ricorda Ravera – con l’unione col settore giovanile precedente e sono stato subito messo come responsabile, ho cercato un lavoro di sinergia. Abbiamo un presidente del settore giovanile, Crozza, abbiamo collaboratori come Simoniello, abbiamo il segretario Ecker, quest’anno si è aggiunto anche Teti che comunque oltre alla prima squadra fa il responsabile dell’attività di base, perché stiamo cercando di crescere anche lì dove precedentemente non eravamo molto sviluppati.

Adesso stiamo cercando anche di far crescere quel settore e quindi c’è un insieme di lavoro da parte di tutti: gli allenatori, i team manager con i quali cerchiamo di lavorare in sinergia. Sicuramente il fatto di conoscersi, il fatto di remare tutti nella stessa direzione è un valore e ti aiuta perché comunque i risultati effettivamente da questo punto di vista ci sono.

Poi quest’anno sicuramente stiamo avendo molto successo ma in linea di massima anche l’anno scorso abbiamo provato comunque a avere in rosa gran parte di giocatori provenienti dal nostro settore giovanile o comunque da zone limitrofe, senza investire su giocatori di altre squadre o comunque giocatori in prestito o provenienti da fuori”.

Derthona come trampolino per i giovani

Al gruppo dei giocatori in rosa si sarebbe potuto confermare anche Luca Amaradio, che però da due stagioni veste la maglia della Juventus Next Gen in serie C dimostrando di meritarsi la categoria superiore.

“Assolutamente e vedo che comunque il suo spazio se lo sta ricavando piano piano – conclude Ravera – quindi è un ragazzo che sta dando tanto, che si vedeva già negli anni in cui è stato con noi che comunque aveva talento e aveva voglia di andare nel calcio che conta, quindi è stato un salto meritato e ne siamo contenti.

Siamo anche molto orgogliosi che ci siano giocatori di queste zone come Turco che è un 2004 e ha un grande talento e il fatto che sia venuto comunque a Tortona ci deve soddisfare anche da questo punto di vista, perché anche lui come Robotti, ha fatto dei percorsi molto importanti e sono giocatori che magari scelgono il Derthona come un ulteriore trampolino di lancio per poter tornare a dei livelli alti. Siamo diventati una società affidabile, e questo è un altro traguardo che forse conta più dei risultati sul campo”.

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