Trasformazione della Casa Circondariale di San Michele in carcere destinato al 41-bis: il Pd dice no
L'ingresso del penitenziario di San Michele
Politica
Redazione  
1 Dicembre 2025
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17:13 Logo Newsguard
Il caso

Trasformazione della Casa Circondariale di San Michele in carcere destinato al 41-bis: il Pd dice no

«Ancora una volta ribadiamo come sia inaccettabile che una scelta tanto rilevante sia stata assunta senza alcun coinvolgimento del territorio»

ALESSANDRIA La trasformazione della Casa Circondariale di San Michele in carcere di massima sicurezza destinato al regime del 41-bis continua a sollevare forti preoccupazioni e una netta opposizione da parte del Partito Democratico cittadino e del gruppo consiliare del Pd. Le critiche si concentrano in particolare sul metodo adottato, definito «inaccettabile», e sulle ricadute sociali e territoriali della decisione.

“Una scelta senza alcun coinvolgimento”

«Ancora una volta ribadiamo come sia inaccettabile che una scelta tanto rilevante sia stata assunta senza alcun coinvolgimento del territorio, a partire dal Sindaco Giorgio Abonante e dall’Amministrazione comunale, che avrebbero dovuto essere pienamente informati e parte attiva di un confronto trasparente».

Il Pd locale denuncia l’assenza di interlocuzione istituzionale e l’imposizione di un cambiamento «calato dall’alto», che viene percepito come una grave lesione del ruolo delle amministrazioni locali.

A rendere ancora più grave la situazione, secondo il comunicato, è «la sospensione immediata delle attività della scuola carceraria e dei percorsi portati avanti dalle associazioni di volontariato». Si tratta, sottolineano i Democratici, di «esperienze consolidate, frutto di anni di lavoro e di una collaborazione virtuosa tra istituzioni, operatori e realtà del terzo settore».

Questo sistema è stato negli anni capace di «costruire, all’interno del carcere di Alessandria, una lunga e riconosciuta tradizione di reti sociali ed educative», oggi «mortificata» da una decisione che rischia di azzerare un modello di intervento rieducativo e inclusivo.

“Il Governo ignora i territori”

Il Pd cittadino esprime «sconcerto per la radicale trasformazione del regime carcerario nella nostra città» e avverte sulle «inevitabili ricadute che questa scelta avrà sul tessuto urbano e sulla percezione di sicurezza». Per i firmatari del documento, «un cambiamento di tale portata merita una discussione seria e approfondita, non certo un provvedimento improvviso e opaco che ignora completamente il ruolo e le esigenze della comunità locale».

«Constatiamo con amarezza che il Governo non ha a cuore le ragioni dei territori, né tantomeno il rispetto delle istituzioni che li rappresentano», aggiungono.

Per questo, il Partito Democratico rinnova la propria posizione di vicinanza al primo cittadino: «Esprimiamo una netta condanna del metodo adottato e ribadiamo la nostra vicinanza al Sindaco Giorgio Abonante nella difesa della città, delle sue prerogative e delle sue reti sociali ed educative».

«Continueremo a chiedere con forza un immediato ripristino del dialogo istituzionale – concludono – E una revisione di scelte che rischiano di compromettere profondamente l’equilibrio e la qualità della vita della nostra comunità».

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