Ex Ilva, Cirio: “Lavoriamo per una soluzione definitiva”
Questa mattina confronto fra il ministro Urso, la Regione e i sindaci di Novi e Racconigi sul futuro del polo siderurgico
ROMA – Si è svolta questa mattina la riunione di aggiornamento sull’ex Ilva convocata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso , alla presenza degli uffici del Ministero, del vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino , dell’assessore alle Infrastrutture strategiche e Logistica Enrico Bussalino e dei sindaci dei territori interessati, Rocchino Muliere di Novi e Valerio Oderda di Racconigi.
Un confronto importante per fare il punto sul futuro degli stabilimenti di Novi Ligure e Racconigi e sulle prospettive produttive dei prossimi mesi.
Nel corso dell’incontro è stata ribadita la volontà del Governo di riportare la produzione a 4 milioni di tonnellate, un livello che consentirebbe agli stabilimenti piemontesi di operare in piena continuità e ai lavoratori di guardare con maggiore serenità al proprio futuro.
«Ringraziamo il ministro Adolfo Urso e, per suo tramite, l’intero Governo, – dicono Il Governatore Alberto Cirio e gli assessori Chiorino e Bussalino- per il confronto costante e per l’attenzione dedicata alla situazione degli stabilimenti piemontesi dell’ex Ilva. È un segnale importante per territori che hanno sempre dato un contributo essenziale alla manifattura nazionale e che oggi vivono una fase complessa»
Riduzione dei flussi di coils temporanea
Aggiunge Cirio: «Accogliamo con favore la conferma che la riduzione dei flussi di coils verso gli stabilimenti del Nord sia solo temporanea e che, in questa fase, la produzione a Novi Ligure non subirà rallentamenti. Altrettanto positivo è stata l’attenzione rinnovata su Racconigi, con rassicurazioni da parte del Ministro di un approfondimento sulla situazione dello stabilimento cuneese. Un elemento fondamentale per assicurare serenità alle famiglie coinvolte»
I rappresentanti della Regione sottolineano inoltre che «la reindustrializzazione resta un passaggio cruciale: solo attraverso un piano industriale solido, sostenibile e orientato alla ripartenza sarà possibile superare l’amministrazione straordinaria e tornare a una gestione ordinaria, capace di restituire stabilità ai lavoratori e prospettive certe ai territori.
La Regione Piemonte continuerà a mantenere un dialogo costante con il Governo, seguendo da vicino ogni sviluppo e lavorando affinché si arrivi finalmente a una soluzione definitiva per una vicenda industriale delicata, che pesa sul futuro di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie»