Nasce la Pro Loco a Felizzano: il paese riscopre la comunità

Appuntamento per domenica 7 dicembre, con la cena inaugurale in occasione delle festività natalizie

FELIZZANO – Questa domenica, 7 dicembre, all’Oratorio (concesso dalla Parrocchia locale dei Santi Michele e Pietro), la neonata Pro Loco di Felizzano organizzerà il primo evento inaugurale: la cena di Natale. Oratorio per un tempo usato come deposito, quindi, risistemato in occasione del primo evento (il materiale spostato è stato in larga parte donato ad altre attività).

Pro Loco: un progetto atteso da tempo

Ogni città è un grande paese e ogni paese è una grande città. Cambiano le dimensioni, gli abitanti e i servizi, certo, però entrambe svolgono un ruolo fondamentale all’interno della nostra società. Tanto le prime, come i secondi, hanno storie centenarie che mai andrebbero perse. Fortunatamente, ci sono associazioni, enti del terzo settore e altri che, soprattutto, nei centri abitati di grandi dimensioni, favoriscono la diffusione della cultura del luogo.

Per i paesini, tuttavia, rimane spesso difficile questo compito, in aiuto, arrivano delle organizzazioni che “fanno in favore del luogo”, le comunemente chiamate: Pro Loco.

Presenti nelle feste patronali, propongono attività, valorizzano i luoghi altrimenti dimenticati, insomma, sono un importante pilone collettivo delle relazioni interpersonali.

Felizzano fino a qualche mese fa era mancante di quest’ente, ma, si dà qui per la prima volta la notizia: è stata fondata una Pro Loco nel paese.

«C’era da molto tempo l’idea di crearla per offrire più eventi alla popolazione felizzanese e non solo», parla Ilenia Sustich, membro fondatore. «La speranza è di coinvolgere più persone possibili, nelle nostre capacità, specialmente i tanti giovani che non sempre partecipano alle feste in paese».

Primo evento: la cena di Natale

Nelle ultime settimane sono stati occupati dai preparativi, «abbiamo già provato il menù, come tutte le associazioni simili alla nostra, la maggior parte di persone socie lavorano in altri campi, i tentativi ci aiutano a migliorare», racconta Giorgia Maccarone, membro fondatore. E aggiunge: «Ci raduniamo nel tempo libero e, se non lo abbiamo, ce lo ritagliamo. Siamo molto contenti di essere finalmente riusciti a fondarla e, ora, speriamo nel coinvolgimento delle persone di Felizzano e non solo».

Soddisfatti dal numero di prenotazioni per la cena, oltre centotrenta posti, con energia e determinazione aspettano domenica per il loro “debutto”.

«Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti», Cesare Pavese e il suo ‘La luna e i falò’.

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