Rivista di storia e archeologia Alessandria e Asti: ecco l’edizione 2025
L’11 dicembre nella Biblioteca Civica la presentazione della storica pubblicazione scientifica
ALESSANDRIA – Sarà presentato giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 17:30, nella Biblioteca Civica ‘Francesca Calvo’, il nuovo numero della Rivista di storia, arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti. L’incontro, in programma nella Sala Bobbio, è promosso dalla Società di storia, arte e archeologia con la collaborazione del Comune di Alessandria e Asm Costruire Insieme.
Una rivista con oltre un secolo di storia
Fondata nel 1892, la Rivista di storia Alessandria e Asti è la più antica pubblicazione scientifica del Piemonte nel suo genere, e rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per studiosi, ricercatori e appassionati di storia locale.
A introdurre l’evento sarà Alberto Ballerino, presidente della Società di storia, mentre Francesco Cacciabue illustrerà il contenuto del saggio di apertura, dedicato alla figura di Urbano Rattazzi Junior, ministro della Real Casa durante il regno di Umberto I. Un contributo che getta luce su una fase complessa dell’Italia post-unitaria, tra governi instabili e tensioni istituzionali.
Un viaggio tra Monferrato, Medioevo e arte locale
Ampio spazio, come di consueto, è dedicato al Marchesato del Monferrato, con saggi firmati da Matteo Frigerio e Lucilla Rapetti, che analizzano episodi di spionaggio nella guerra dei Trent’anni e il passaggio del territorio sotto dominio sabaudo. Rapetti approfondisce anche l’attività economica degli ebrei casalesi sotto i Gonzaga Nives.
Maria Beatrice Ferrarotti propone invece nuove riflessioni sull’Arciconfraternita Orazione e Morte di Trino, mentre Alessandro Vitale Brovarone e Roberto Livraghi presentano un importante studio medievale su una iscrizione del 1374 ritrovata nel Palatium Vetus di Alessandria, oggi sede della Fondazione Cral.
A seguire, Ludovica Martina conduce i lettori alla scoperta delle opere medievali nella Valle Bormida, mentre i contributi di Carlo Bianchi, Carlo Prosperi e Fausto Miotti completano il quadro con una rassegna sulla produzione pittorica nel Basso Piemonte, da Novi Ligure a Basaluzzo.