Alessandria, la Lega attacca sulla Tari: “Mozione bocciata. A pagare sono i cittadini”
Il gruppo consiliare del Carroccio contesta lo stop alla proposta di riduzione e ricorda anche l’emendamento respinto sul Dup. Nel mirino conguagli di dicembre e costi giudicati non proporzionati al servizio
ALESSANDRIA – È una nota dura quella diffusa dal gruppo consiliare della Lega ad Alessandria dopo il Consiglio comunale. Secondo i consiglieri Roggero, Cuttica di Revigliasco e Lumiera, la bocciatura da parte della maggioranza della mozione che chiedeva di avviare una riduzione della Tari “conferma – sostengono – quanto già accaduto durante la discussione del Dup. Quando era stato respinto anche un emendamento sul tema”.
Per il Carroccio, “a fronte di dichiarazioni pubbliche che parlavano di revisione della tariffa, oggi non ne rimane alcun atto concreto”. Una critica che chiama direttamente in causa il sindaco Giorgio Abonante e la sua maggioranza, accusati di “aver chiuso la porta a un percorso di rimodulazione del tributo”.
Il gruppo ribadisce che “l’obiettivo della mozione era trasformare in un impegno formale quanto anticipato in precedenza sul fronte della tariffazione”.
Il tema del Pef e lo “scorporo” di alcune voci
Nella ricostruzione dei consiglieri, la proposta si inseriva nel quadro della possibile rimodulazione del Piano economico finanziario (Pef) della Tari. Dopo lo scorporo dei costi legati alla movimentazione dei cassonetti e lo stralcio del verde. “La mozione – sottolineano – mirava a rendere operativa quella direzione, chiedendo un atto politico che aprisse la strada a una riduzione. La scelta della maggioranza di respingere la mozione equivale a rinunciare, di fatto, a qualsiasi prospettiva di alleggerimento del tributo”. Da qui l’allarme: se la tariffa prevista per il 2025 è già considerata alta, “il rischio concreto è che nel 2026 aumenti ulteriormente”.
Nel mirino anche la coerenza tra gli impegni annunciati e le decisioni assunte in aula.
Conguagli e criticità del servizio: le segnalazioni
Nel comunicato si fa riferimento ai conguagli Tari arrivati a dicembre a molte famiglie. Giudicati particolarmente onerosi rispetto a quanto pagato in primavera. Vengono citati casi di “abitazioni nei sobborghi che arriverebbero a pagare quasi 1.000 euro l’anno. A fronte – sostengono i consiglieri – di un servizio che continua a presentare criticità, tra cassonetti pieni, mezzi in difficoltà e interventi sul verde fatturati separatamente”.
La Lega richiama inoltre la situazione di “alcuni condomini del centro e del Cristo. Dove il costo della movimentazione dei cassonetti non sarebbe marginale. Da qui la richiesta di una Tari più sostenibile e proporzionata al servizio reso”.
I consiglieri concludono chiedendo “trasparenza nella costruzione del Pef, coerenza rispetto agli impegni annunciati e una reale rimodulazione dei costi. Continueremo a vigilare e a proporre soluzioni concrete, nell’interesse dei cittadini di Alessandria”.