Il silenzio sull’inquinamento più monitorato d’Italia. E il passo successivo non arriva
Cronaca
Monica Gasparini  
10 Dicembre 2025
ore
08:47 Logo Newsguard
Dossier Spinetta

Il silenzio sull’inquinamento più monitorato d’Italia. E il passo successivo non arriva

Alessandria e la Fraschetta sono nella morsa di un disastro ambientale, con mix di veleni tra cui i Pfas. Serve la terza fase dell'indagine epidemiologica, che dovrà dire qual è la causa - effetto sulla salute

ALESSANDRIA – In una delle aree più monitorate d’Italia, dove ogni centralina registra dati in tempo reale e ogni conferenza pubblica promette “trasparenza e progresso”, il passo successivo continua a non arrivare. I numeri ormai sono chiari, le analisi pure, ma sugli esiti negli ultimi mesi è calato un silenzio che pesa più delle sostanze rilevate nell’aria e nell’acqua.

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Salute: servono prove, volontà e coraggio di guardare in faccia

La comunità attende risposte. E si aspetta la fase più cruciale dell’indagine epidemiologica: quella terza tappa capace di dire, finalmente, se esiste un legame diretto tra inquinanti e salute. Perché i dati non sono più abbastanza. Ora servono prove. E  volontà e coraggio di guardarle in faccia.

Il Biomonitoraggio Pfas effettuato dalla Regione? I prelievi vanno avanti ma c’è chi ci ha comunicato di non aver ancora ricevuto i risultati di analisi effettuate la scorsa estate. Nell’aria e nell’acqua della falda continuano ad emergere criticità, le stesse che segnaliamo da tempo. Parliamo di un mix di sostanze (molte delle quali citate dalla Cassazione nel 2019), tra cui i Pfas.

Sul punto abbiamo sentito il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante.

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