Occimiano e Sala uniti contro la violenza sulle donne
Panchina arancione, Patto firmato e mostre itineranti per sensibilizzare e prevenire
OCCIMIANO – In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, i Comuni di Occimiano e Sala Monferrato hanno rinnovato il loro impegno per il contrasto alla violenza sulle donne, aderendo a iniziative promosse dallo Zonta Club Alessandria con il patrocinio della Provincia di Alessandria e del Centro antiviolenza me.dea.
Una panchina arancione per non dimenticare
Sabato 6 dicembre a Occimiano è stata inaugurata la Panchina Arancione, simbolo universale della lotta alla violenza di genere. La scelta del luogo – largo Baden Powell, visibile dalla provinciale e in prossimità dell’area camper – è stata pensata per trasmettere un messaggio chiaro e visibile a tutte le donne, anche a quelle che si trovano in una condizione di violenza domestica o psicologica.
Il sindaco Renzo Deambrosis ha sottolineato l’importanza della visibilità del simbolo, mentre Nadia Biancato, presidente dello Zonta Club Alessandria, ha ribadito la distinzione tra chiedere aiuto e denunciare, sottolineando come ciò avvenga solo in presenza di una comunità accogliente e non giudicante.
Anche Sala Monferrato, tramite il sindaco Mario Melotti, ha sottoscritto il Patto per il contrasto alla violenza di genere, portando a 44 il numero dei Comuni della provincia di Alessandria che aderiscono formalmente alla rete di prevenzione e sensibilizzazione promossa da Zonta.
Il supporto del centro antiviolenza me.dea
La giornalista e volontaria Mimma Caligaris, zontiana e operatrice del centro me.dea, ha presentato i servizi gratuiti attivi 24 ore su 24, con sedi operative ad Alessandria e Casale Monferrato, oltre a case rifugio dedicate.
Proseguono le attività culturali di sensibilizzazione con due mostre significative:
-
“Art for Freedom”, allestita fino al 14 dicembre a Palazzo Callori di Vignale Monferrato, ospita 106 opere che raccontano storie di donne, tra cui quelle di artiste come Fulvia Testa Nasrin, iraniana residente a Vignale.
-
La mostra “Com’eri vestita?”, promossa da Amnesty International e Libere Sinergie, resterà a Vignole Borbera oltre il 10 dicembre su richiesta del Comune. Con 17 pannelli, l’esposizione sfida i pregiudizi su violenza sessuale e colpevolizzazione delle vittime.
Sono già numerosi i Comuni interessati a ospitare la mostra nel 2026, tra cui Cartosio, Giarole, Oviglio, Pasturana, Predosa, San Salvatore, e Castelnuovo Scrivia, che l’ha già accolta il 25 novembre. È allo studio anche una nuova edizione della mostra, con l’auspicio che venga realizzata da una scuola con indirizzo moda.
La campagna “Zonta Says No to Violence Against Women”, avviata nel 2012, prosegue oltre i 16 giorni di attivismo mondiale, ricordando che il contrasto alla violenza di genere è una responsabilità collettiva e continua, che richiede l’impegno attivo delle istituzioni e della cittadinanza ogni giorno dell’anno.