Progetto Traballo 2025: salute e consapevolezza nei contesti del divertimento
Presentati i dati e gli obiettivi dell’intervento di outreach notturno attivo nella provincia di Alessandria
ALESSANDRIA – Al Ser.D di via Mazzini 85 sono stati presentati questa mattina i risultati del Progetto Traballo 2025, un’iniziativa strutturata di outreach notturno rivolta alla tutela della salute e alla prevenzione dei rischi nei luoghi del divertimento.
Club, discoteche, rave party, feste di paese. Sono questi gli spazi dove operano gli educatori e i professionisti del progetto, per entrare in contatto diretto con i giovani nel loro ambiente naturale.
Il progetto si inserisce nella rete regionale Safe Night, promossa dalla Regione Piemonte all’interno del Piano di Prevenzione, e si basa su un approccio educativo non giudicante ma informativo, fondato sul principio della riduzione del danno. L’idea è che il consumo di sostanze, spesso legato alla curiosità o alla socializzazione, vada affrontato con strumenti concreti e comprensione, non con stigma e silenzio.
Progetto Traballo, come si interviene: informazione, test e counselling
Le attività sul campo si articolano in più modalità:
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banchetto informativo: distribuzione di flyer su sostanze e malattie sessualmente trasmissibili, giochi interattivi e quiz.
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alcol test: misurazione del tasso alcolemico con questionario anonimo, strumento “Safe Night” condiviso in tutta la regione.
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drug checking: analisi delle sostanze svolta da un chimico, accompagnata da un counselling personalizzato realizzato da un operatore sociale.
Nel 2025, a soli dieci mesi dall’inizio dell’anno, il Progetto Traballo 2025 ha già superato i numeri dell’anno precedente. Gli eventi realizzati sono saliti da 15 a 23, con un incremento del 53%, mentre i contatti totali con giovani e giovanissimi hanno raggiunto quota 2.492, segnando un +11%.
Aumentano anche le azioni di counselling, passate da 64 a 84, così come la distribuzione di materiale informativo e kit di riduzione del danno. Tra questi ultimi, spiccano i kit sniffo, cresciuti del 135% rispetto al 2024, e i test alcolimetrici, più che triplicati.
Un dato particolarmente rilevante riguarda l’aumento delle interazioni con persone che si identificano nel genere femminile, salite da 941 nel 2024 a 1.210 nel 2025, segno di una fiducia crescente nel servizio anche da parte delle ragazze, spesso più vulnerabili e meno intercettate dai servizi tradizionali.
Dati incoraggianti
Su 23 interventi totali, 12 si sono svolti ad Alessandria, 6 in altri Comuni della provincia e 5 a Torino in collaborazione con la rete Pir Neutravel. In nessuno dei contesti si è reso necessario l’intervento sanitario d’urgenza. Al contrario, in 20 casi le situazioni di criticità sono state gestite interamente dagli operatori del progetto, attraverso tecniche di sitting e ascolto attivo.
Tra le sostanze più frequentemente analizzate nei servizi di drug checking compaiono ketamina, Mdma e cocaina. Questo conferma la necessità di mantenere alta l’attenzione sul consumo consapevole e sui rischi associati.
Il Progetto Traballo 2025 si regge su una squadra composta da Marta Sofia, Anna Sofia Varra, Gaetano Mauro, Giovanni Palmeri (assistenti sociali), Federico Leone (psicologo educatore), Sebastiano Ferrero (operatore sociale, storico) Ilaria Fineschi e Nicholas Avi (chimici). L’approccio multidimensionale – che unisce analisi scientifica, counselling sociale e interventi educativi – è ciò che rende questo progetto uno dei più completi nel panorama piemontese.
Alcol, etilometro e percezione:
Il 33,2% delle persone che si sono sottoposte al test rientra nella fascia 21-25 anni, seguita da quella 26-30 anni con il 23,8% e 18-20 anni con il 19,7%. Solo una minima parte, il 4,9%, è costituita da minori tra i 16 e i 17 anni, mentre il 6% ha più di 40 anni. Questo dato conferma che il progetto riesce a intercettare giovani adulti nel pieno della fase di socializzazione, ovvero coloro che frequentano con maggiore assiduità luoghi come club e festival.
Sul fronte del genere, il 69,7% dei partecipanti si identifica come maschio, il 27,1% come femminile, mentre una piccola percentuale ha indicato altro o ha lasciato il campo vuoto.
Interessante anche il dato sulla patente di guida: il 72,7% dei soggetti ha dichiarato di esserne in possesso, il 19,8% è neopatentato, mentre solo il 7,4% non la possiede. Questo aspetto è cruciale, poiché la guida in stato di ebbrezza rappresenta uno dei principali fattori di rischio per incidenti stradali notturni.
Alla domanda “Quanto pensi di risultare all’etilometro?”, il 44% degli intervistati ha risposto tra 0,21 e 0,50 g/l, mentre il 24,3% si è auto-collocato sotto la soglia legale di 0,20 g/l. I risultati effettivi raccontano che il 46,2% aveva un tasso alcolemico compreso tra 0 e 0,20, e il 40,7% si trovava nella fascia da 0,21 a 0,50.
Il 10%, ha registrato valori superiori a 0,50 g/l, che rappresentano il limite massimo per la guida in Italia (salvo per neopatentati, per cui è 0,0). Un ulteriore 3% ha superato anche lo 0,80 g/l, soglia oltre la quale il Codice della Strada prevede sanzioni penali.
Nel video, Marta Sofia (assistente sociale) e Luigi Bartoletti, direttore della Struttura complessa del Ser.D, spiegano il progetto.