Alessandria, firmata in Prefettura la Convenzione per il secondo ponte sul Bormida (e 20 milioni di euro)
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Comune sottoscrivono l’intesa che sblocca una fase decisiva verso la realizzazione dell’opera. Ma, come ricordato dal sindaco Abonante, mancano ancora oltre 35 milioni di euro
ALESSANDRIA – Questa mattina, a Palazzo Ghilini, è stata firmata la Convenzione che porta Alessandria un passo più vicino al secondo ponte sul fiume Bormida. Una infrastruttura considerata essenziale per evitare rischi di isolamento in caso di intense precipitazioni. Il prefetto Alessandra Vinciguerra ha sottolineato “l’importanza storica” dell’opera e ha ringraziato tutte le parti coinvolte per il percorso condiviso.
Il Capo Dipartimento del Mit, Calogero Mauceri, ha ricordato come il protocollo “garantisca un contributo decisivo per un progetto avviato anni fa e sostenuto in modo compatto da tutti i Comuni dell’Alessandrino”. Un’opera il cui costo è aumentato per ragioni di sicurezza, rendendo necessario un ulteriore intervento politico.
Un ruolo determinante è stato svolto dall’emendamento, primo firmatario l’onorevole Riccardo Molinari, che porta oggi altri 20 milioni di euro, consentendo il passaggio dalla fase progettuale a quella attuativa.
Le istituzioni in campo
L’assessore regionale Enrico Bussalino ha evidenziato come il ponte rappresenti “un beneficio per l’intero territorio, dal Novese al Tortonese, frutto di un lavoro svolto “fianco a fianco” con tutti i livelli istituzionali”.
Il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante ha parlato invece di un “momento non ordinario: per completare l’opera mancano ancora 36-37 milioni, ma la firma di oggi segna un passo avanti significativo”. Il primo cittadino ha ricordato poi “l’impegno trasversale che nel tempo ha sostenuto il progetto, dai fondi del bando periferie ai contributi ottenuti durante le precedenti amministrazioni”.
Abonante ha confermato la prossima Conferenza dei servizi sul secondo lotto – collegamenti viabili e difese spondali – e ha richiamato il tema della sicurezza idrogeologica e del nuovo ospedale, “che richiederà infrastrutture adeguate. Il Comune – ha precisato – ha anticipato molte risorse di cassa, il che pesa sull’ente. Ma il ponte resta probabilmente l’opera più importante per Alessandria”.
Uno scenario che si completa
Ad oggi – a detta del primo cittadino – sono disponibili 41-42 milioni su un costo stimato di 78 milioni, ma la macchina amministrativa è avviata. Una tappa cruciale, dunque, verso un’opera che cambierà la mobilità e la sicurezza del territorio.