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Cresce l’interesse per i buoni regalo aziendali: perché le imprese li scelgono
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11 Dicembre 2025
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06:47
Welfare aziendale
Cresce l’interesse per i buoni regalo aziendali: perché le imprese li scelgono

Negli ultimi anni le imprese italiane stanno dando un’attenzione crescente agli strumenti di welfare aziendale, cercando modelli che valorizzino la motivazione dei collaboratori e migliorino la cultura interna del lavoro. All’interno di questa evoluzione, uno strumento si fa sempre più presente: i buoni regalo aziendali. Si tratta di voucher erogabili ai dipendenti o ai partner che consentono libertà di scelta nell’utilizzo e rappresentano una via strategica per imprese orientate al benessere, all’efficienza e alla sostenibilità. L’articolo analizza le ragioni per cui cresce l’interesse verso i buoni regalo, i vantaggi per imprese e collaboratori, gli elementi operativi che occorre conoscere, e alcune delle domande più comuni che accompagnano questa scelta.

Perché le imprese scelgono i buoni regalo aziendali

Le imprese stanno orientandosi sempre più verso l’adozione dei buoni regalo aziendali perché questo strumento consente di coniugare facilmente obiettivi diversi: premi per i collaboratori, fidelizzazione, promozione del brand e controllo dei costi. In Italia, ad esempio, il mercato delle gift card ha registrato un giro d’affari di circa 16 miliardi di euro, con una crescita del circa 180% rispetto al 2020.
In parallelo, numerosi studi mostrano che oltre la metà delle aziende italiane utilizza i fringe benefit come leva centrale di welfare; in questo ambito i voucher regalo stanno assumendo un ruolo rilevante.
Risulta evidente che, di fronte a contesti complessi e alla necessità di trattenere talenti, il buono regalo si propone come un’opzione flessibile, immediata e percepita positivamente.

Quali vantaggi offrono ai collaboratori

Per il lavoratore, ricevere un buono regalo aziendale significa godere di un benefit che offre libertà di scelta. I collaboratori possono decidere come e dove spenderlo, spesso tra numerose categorie merceologiche: tecnologia, abbigliamento, benessere, tempo libero.
Come riportato dalla guida sui buoni acquisto, “i buoni regalo e i buoni spesa sono tra gli strumenti più apprezzati dai dipendenti… non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente”.
Inoltre, per il destinatario vi è il vantaggio della percezione di essere valorizzato dall’azienda, il che aiuta a promuovere un clima positivo, migliorare l’engagement e rafforzare il senso di appartenenza. L’effetto motivazionale contribuisce a migliorare la produttività e a ridurre il turnover.

I benefici per l’impresa: oltre la gratificazione

L’adozione dei buoni regalo aziendali porta implicazioni positive anche per l’impresa. In primo luogo, si tratta di uno strumento che favorisce la deducibilità fiscale delle spese sostenute e può essere integrato nei piani di welfare aziendale con vantaggi contabili. Secondo alcune fonti, le spese per buoni acquisto sono interamente deducibili ai sensi dell’art. 95 del TUIR e possono non concorrere alla base imponibile IRAP.
In secondo luogo, offrendo benefit moderni e riconosciuti, l’organizzazione migliora la propria immagine come datore di lavoro attrattivo, elemento sempre più importante in mercati in cui la concorrenza per le competenze è alta. Infine, l’impresa che inserisce buoni regalo nel pacchetto welfare può rispondere in modo più dinamico alle esigenze individuali dei collaboratori, offrendo strumenti più personalizzati rispetto ai tradizionali premi aziendali.

Aspetti normativi e fiscali da considerare

Quando un’azienda decide di implementare un piano basato su buoni regalo, è fondamentale considerare con attenzione gli aspetti normativi. Dal punto di vista fiscale, per esempio, la normativa aggiornata indica che i buoni acquisto concessi nell’ambito di welfare possono essere esenti da imposte per il beneficiario fino a un certo limite.
I voucher entrano tra i fringe benefit e, se ben progettati, non concorrono alla formazione del reddito. Tuttavia, è necessario che vengano rispettate le condizioni: che il buono non rappresenti un premio legato esclusivamente alla normale attività lavorativa, che sia erogato nell’ambito di un piano welfare e che sia speso in esercizi convenzionati.
Anche dal punto di vista IVA, le modalità di cessione dei buoni acquisto e regalo richiedono un’attenta valutazione.
Un’attenta valutazione preventiva aiuta a evitare errori che possano vanificare i vantaggi fiscali.

Come progettare un piano di buoni regalo efficace

Mettere in campo un piano di voucher aziendali richiede non soltanto la scelta dello strumento, ma anche una definizione chiara di obiettivi, destinatari, importo e modalità di utilizzo. Occorre stabilire la value proposition: ad esempio, un buono per riconoscere traguardi, anniversari o performance.
La facilità di utilizzo è centrale: la rete degli esercizi convenzionati deve essere ampia, il formato deve rispondere alle abitudini dei collaboratori e la comunicazione aziendale deve accompagnare la scelta, spiegando chiaramente come e quando si può spendere il voucher.
La personalizzazione del benefit (anche nel valore o nella grafica) può incrementare l’efficacia percepita.

Il ruolo del fornitore e l’integrazione nel welfare aziendale

Un aspetto spesso decisivo nel successo del piano è la scelta del fornitore che gestisce i buoni. Le aziende che distribuiscono buoni regalo e altri voucher all’interno di un pacchetto di benefit più ampio consentono una gestione più fluida. Ad esempio il gruppo Pellegrini welfare, specializzato in soluzioni di benefit aziendali e distribuzione di voucher, rappresenta un operatore che integra buoni regalo, buoni pasto e altri strumenti di welfare in un’unica offerta rivolta alle imprese.
Integrando i buoni regalo all’interno del piano di welfare, l’azienda può costruire un’offerta coerente che include formazione, mobilità, salute e tempo libero, aumentando l’efficacia complessiva della strategia.

Quali sono le domande frequenti che le imprese si pongono

Spesso i responsabili HR o i responsabili del budget si interrogano su alcune questioni chiave: «Qual è l’importo giusto per un buono regalo?», «Devo distribuirlo a tutti o solo ad alcuni?», «Come comunicarlo per evitare possibili malumori?».
Il valore medio annuo dei buoni distribuiti si aggira intorno ai 350 € per collaboratore, sebbene aziende più strutturate possano arrivare a valori più elevati.
Un’altra domanda riguarda la tempistica: l’erogazione può avvenire in occasione di eventi specifici oppure all’interno di un piano welfare permanente. È fondamentale comunicare in modo chiaro che il buono non sostituisce uno stipendio, ma rappresenta un benefit distinto.
Infine, molte imprese chiedono se i beneficiari possano scegliere tra diversi buoni: in genere offrire libertà di scelta accresce il gradimento.

Trend e prospettive future

Il trend verso i buoni regalo aziendali sembra destinato a consolidarsi. In un contesto in cui il lavoro è sempre più fluido, i profili dei collaboratori cambiano e la personalizzazione diventa un fattore motivazionale, i voucher rappresentano uno strumento agile.
Anche la tecnologia contribuisce: soluzioni digitali e app dedicate rendono l’utilizzo sempre più semplice. Le imprese che integrano i buoni regalo nel piano welfare rafforzano la propria employer value proposition, elemento chiave nella competizione per il talento.
La flessibilità dello strumento consente di modulare l’erogazione in base alle esigenze del business, mentre l’evoluzione normativa potrà ulteriormente favorirne la diffusione.

 

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