Telemonitoraggio dei pazienti cronici: premiato il modello Asl Al
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Redazione  
13 Dicembre 2025
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Innovazione

Telemonitoraggio dei pazienti cronici: premiato il modello Asl Al

Un progetto nato a Novi Ligure crea un ponte sicuro tra Pronto Soccorso e casa, seguendo i pazienti con tecnologie e chiamate proattive

NOVI LIGURE – È nella delicatezza delle dimissioni che si gioca una delle sfide più cruciali dell’assistenza sanitaria. Ed è proprio per dare una risposta concreta a questa fase che l’ASL AL ha avviato un progetto innovativo di telemonitoraggio dei pazienti cronici, attivo dal 1° dicembre 2025 presso il Dea dell’Ospedale di Novi Ligure.

L’iniziativa ha già ottenuto importanti riconoscimenti: il Premio Miglior Poster Area Tecnica al Congresso Nazionale Siems tenutosi a Milano e la presentazione ufficiale al Ministero della Salute lo scorso 5 dicembre, come modello virtuoso di integrazione tra ospedale e territorio.

Telemonitoraggio: un ponte sicuro tra Pronto Soccorso e casa

Il progetto nasce da un’osservazione puntuale: molti ricoveri brevi (meno di 3 giorni) riguardano pazienti affetti da patologie croniche come scompenso cardiaco, BPCO e diabete. Dimessi dopo una riacutizzazione, questi pazienti spesso ritornano in ospedale pochi giorni dopo.

Con il nuovo modello di telemonitoraggio dei pazienti cronici, il sistema sanitario si fa proattivo: non è più il cittadino a cercare aiuto, ma è la sanità a seguirlo direttamente a casa, riducendo i rischi e migliorando la qualità della vita.

Il percorso è semplice e strutturato:

  • In ospedale, il medico del Pronto Soccorso individua il paziente cronico dimissibile e lo inserisce nella piattaforma di monitoraggio sviluppata dal Servizio Ict.

  • A casa, entro 48 ore, la Centrale Unica Armonizzata 116117 contatta telefonicamente il paziente.

  • Per 15 giorni, operatori sanitari monitorano l’andamento clinico attraverso questionari mirati su sintomi, terapie e parametri vitali.

A ogni risposta corrisponde un codice colore:

  • Verde/Azzurro: tutto regolare, monitoraggio continuo.

  • Giallo/Arancione/Rosso: scatta l’allerta e si attiva la risposta sanitaria adeguata (medico di famiglia, infermiere di comunità o 118).

L’integrazione dei dati in tempo reale garantisce interventi tempestivi e condivisione continua tra professionisti ospedalieri e territoriali.

Riconoscimenti e visione futura

Il modello è stato premiato l’1 dicembre al Congresso Nazionale della Società Italiana Emergenza Sanitaria (Siems) e presentato al Ministero della Salute come esempio in linea con gli obiettivi del Pnrr – Missione 6 (Salute) e del Dm 77: costruire una rete di presa in carico che unisce l’ospedale al territorio.

Il Direttore Generale di Asl Al, Francesco Marchitelli, sottolinea: “Il telemonitoraggio dei pazienti cronici non è solo innovazione tecnologica, ma un cambio di paradigma nella nostra visione di sanità. È un modo per eliminare il senso di abbandono e costruire una rete di cura centrata sulla persona. Il riconoscimento del SIEMS e l’interesse del Ministero confermano che siamo sulla strada giusta”.

Il progetto è il risultato di una collaborazione trasversale tra competenze cliniche, tecnologiche e organizzative. A idearlo e coordinarlo:

  • dottoressa Roberta Virtuani, direttrice della Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza di Novi Ligure.

  • dottoressa Irene Marchese, responsabile della Centrale 116117, che coordina il follow-up telefonico.

  • dottor Stefano Garione, responsabile Ict Asl Al, autore della piattaforma tecnologica su cui si basa il sistema.

A partire dal 15 dicembre 2025, con l’avvio operativo dell’arruolamento dei pazienti, la sperimentazione rappresenterà un modello replicabile su scala più ampia, con costi contenuti ma un impatto enorme sul benessere dei pazienti.

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