Raccolta differenziata, Alessandria lancia la campagna “Perché noi no?” per uscire dalla zona retrocessione
Politica
17 Dicembre 2025
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Rifiuti

Raccolta differenziata, Alessandria lancia la campagna “Perché noi no?” per uscire dalla zona retrocessione

Il capoluogo è fermo attorno al 50%, oltre 15 punti sotto l’obiettivo del 65%. Comune, Consorzio Bacino Alessandrino e Amag Ambiente puntano su comunicazione, porta a porta esteso e controlli

ALESSANDRIA – Con una percentuale di raccolta differenziata di circa il 50%, Alessandria resta oltre 15 punti percentuali sotto l’obiettivo del 65%. Collocandosi in una posizione di forte ritardo rispetto ai piccoli Comuni del territorio, molti dei quali raggiungono stabilmente tra il 70% e il 75%. Un dato che pesa sia sul piano ambientale sia su quello economico, nonostante un recupero del 5% nel biennio 2022–2024.

Proprio da questa consapevolezza nasce la campagna di comunicazione “Perché noi no?”. Promossa dal Comune di Alessandria insieme al Consorzio Bacino Alessandrino, in collaborazione con Amag Ambiente. L’obiettivo è coinvolgere direttamente i cittadini, scegliendo come testimonial persone comuni – insegnanti, farmacisti, musicisti, studenti – chiamate a raccontare e promuovere le buone pratiche di conferimento dei rifiuti.

Comunicazione, quartieri e porta a porta

La campagna non si limiterà ai messaggi informativi. Nei prossimi mesi sono previste attività dedicate ai condomìni, incontri pubblici con il supporto delle associazioni di quartiere, distribuzione di materiali informativi e un processo continuo di monitoraggio, verifica e aggiornamento dei contenuti. I primi appuntamenti sono già programmati entro gennaio nei quartieri Cristo e Spinetta Marengo.

Sul piano operativo, a contribuire all’aumento delle percentuali di raccolta differenziata sarà anche l’estensione del porta a porta totale. Dopo l’avvio nelle zone D3, D4 e D5 e l’introduzione dei cassonetti intelligenti nel centro città, dalla prossima primavera/estate il servizio sarà esteso nei sobborghi di Castelceriolo, Lobbi e San Giuliano Nuovo. Includendo non solo organico e indifferenziato, ma anche carta e vetro.

In parallelo, da gennaio Amag Ambiente acquisterà cinque fototrappole di nuova generazione, capaci di leggere le targhe dei cosiddetti “turisti del rifiuto” fino a 200 metri di distanza. Grazie alla collaborazione con la Polizia Locale, il reparto degli ispettori ambientali sarà inoltre rafforzato con volontari e con gli iscritti all’Unione Nazionale Arma Carabinieri.

«Alessandria ha un deficit tecnico e anche culturale sulla raccolta differenziata – spiega l’assessore all’Ambiente Daniele Coloris -. Siamo sotto il 65% previsto, con tutte le conseguenze negative. Il recupero del 5% è un segnale positivo, ma ora serve intensificare il lavoro, rafforzando comunicazione, incontri con i cittadini e senso di responsabilità collettiva».

Sulla stessa linea il presidente del Consorzio Bacino Alessandrino, Mauro Bressan. «Non è un intervento isolato, ma l’avvio di un percorso annuale per rendere più efficace il servizio e più consapevole la partecipazione dei cittadini. L’obiettivo è creare una connessione diretta sull’importanza della raccolta differenziata».

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